A fine 2017 gli occupati nel solare negli Stati Uniti erano 250mila, ovvero circa 9.800 in meno rispetto al 2016, con un calo del 3,8% circa. Il dato è contenuto nel report “National solar jobs census” di The Solar Foundation. Secondo quando emerge dallo studio 9.300 unità sono da riferire al fotovoltaico, le restanti a solare termico e termodinamico.
Il calo più forte è stato registrato nel segmento relativo a installazione, vendita, distribuzione e sviluppo del progetto, che impiega circa il 75% del totale, dove gli occupati sono scesi di 7.500 unità, mentre il settore manifatturiero ha perso 1.200 unità.
La contrazione maggiore si è verificata in California, paese che vanta il 40% della capacità fotovoltaica installata negli USA, che ha perso circa 13.636 posti di lavoro (-14%), seguita da Massachusetts (-3.053 unità) e Nevada (-1.807). L’occupazione nel fotovoltaico è invece cresciuta in 29 Stati, tra i quali alcuni paesi dove la tecnologia è ai suoi primi passi, come ad esempio Utah (+1.762 unità), Minnesota (+1.383), Arizona (+1.070), ma anche New Jersey, New York, Tennessee e nel distretto di Columbia.
La decrescita degli occupati nel solare rispecchia il cambio di passo rispetto all’espansione record registrata nel 2016, quando le installazioni erano favorite dal credito fiscale sugli investimenti. Nel 2017, infatti, lo sviluppo degli impianti solari è continuato a un ritmo più moderato, anche a causa delle incertezze per il mercato determinate dalla politica di Trump, in particolare sul tema dei dazi, che ha portato poi all’imposizione delle tariffe doganali 30% sull’importazione di celle e moduli.
«Dopo sei anni di rapida e costante crescita», spiega Andrea Luecke, presidente e direttore esecutivo di The Solar Foundation, «l’industria solare ha dovuto affrontare venti contrari che hanno portato a un calo dell’occupazione nel 2017, incluso un rallentamento nel ritmo delle nuove installazioni solari. Anche l’incertezza sull’esito del caso commerciale [cominciato con la petizione Section 201 di Suniva, n.d.r.], ha avuto un impatto negativo sulla crescita dell’occupazione solare. Allo stesso tempo», conclude Luecke, «il fatto che gli addetti siano cresciuti in 29 stati è un segnale che indica come il solare stia prendendo piede in tutto il paese come fonte di energia sostenibile, affidabile e a basso costo».
Per scaricare il report: SolarJobsCensus2017-2.pdf
(sb)