È in crescita il numero di cittadini europei che produce in modo autonomo l’energia necessaria al proprio fabbisogno, ricorrendo alle fonti pulite. Entro il 2050 circa il 50% della popolazione europea potrebbe autoprodurre l’energia elettrica, per un totale di 1.557 TWh generati nel 2050. I dati sono contenuti nel report “The Potential for Energy Citizens in the European Union” dell’istituto di ricerca CE Delft, che stima come l’autoproduzione di energia, che oggi riguarda 12 milioni di persone, nel 2030 riguarderà circa 112 milioni (per una produzione di 611 TWh) e nel 2050 toccherà circa 246 milioni di cittadini.
La generazione fotovoltaica, secondo il report, potrebbe arriva a totalizzare 337 TWh annui, per poi duplicare entro il 2050. Lo studio, commissionato da Greenpeace, Amici della Terra Europa, Federazione europea per l’energia rinnovabile (Eref) e REScoop, stima anche quale potrebbe essere il contributo dei singoli Paesi e prevede che, a livello di partecipazione dei cittadini, la posizione leader sarà quella della Svezia, con il 79% di produttori nel 2050. La Lettonia avrà invece il più alto potenziale in termini di capacità di generazione, con la produzione domestica che potrebbe coprire l’83% della domanda elettrica nel 2050.
In Italia si prevede che nel 2050 due cittadini su cinque contribuiranno alla generazione di energia rinnovabile, raggiungendo il 34% dell’elettricità necessaria. Si prevede inoltre che il 25% degli energy citizens saranno piccole e medie imprese, mentre il contributo più importante arriverà dagli impianti domestici e dalle cooperative, entrambe con un impatto del 37%. Il restante 1% sarà legato agli enti pubblici.
Il rapporto evidenzia infine come sette europei su dieci entro il 2030 potrebbero utilizzare batterie, veicoli elettrici e elettrodomestici intelligenti, per un totale di 1.494 GWh di sistemi di storage nel 2030 e di 10.490 GWh nel 2050, contribuendo a ridurre i picchi di sistema e assicurando energia di back-up pulita e economica.
Il documento è disponibile all’indirizzo: The Potential for Energy Citizens in the European Union