La Provincia Autonoma di Trento, attraverso il Piano energetico-ambientale 2021-2030, si è posta come obiettivo quello di raddoppiare la produzione di energia rinnovabile con il fotovoltaico. Le linee strategiche del piano prevedono una serie di azioni di sostegno a famiglie e imprese per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili e interventi per la nascita di comunità energetiche.
Tra queste misure spicca l’erogazione da parte dei quattro Bacini Imbriferi Montani (Bim) del Trentino di contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici per le famiglie. Questo è il risultato di un accordo tra la Provincia, gli enti del territorio, la Federazione trentina delle cooperative e l’Associazione artigiani del Trentino.
I contributi saranno destinati a impianti residenziali con potenza minima di 4,5 kw/h e dotati di un sistema di accumulo. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 novembre e i lavori dovranno essere terminati entro 12 mesi. Il contributo del Bim previsto è di 2.500 euro. Sommato alla riduzione del 50% di detrazione fiscale, dovrebbe portare a un esborso medio per famiglia di circa 5-6.000 euro. Cifra sulla quale le Casse rurali dovrebbero intervenire con un prodotto ad hoc.
In totale sarà stanziato 1 milione di euro per finanziare 400 domande (un numero superiore verrà accettato con riserva in attesa di ulteriori fondi). Dal punto di vista burocratico il richiedente necessiterà solo di Spid e pochi documenti con autocertificazioni. Mentre per collocare il fotovoltaico sul tetto dell’edificio basterà una semplice comunicazione al Comune. Il richiedente dovrà essere residente in Trentino e sono esclusi dal progetto i condomini.
«L’auspicio è che questo sia l’inizio di un percorso che porti alla nascita di una o più comunità energetiche», ha commentato Mario Tonina, vicepresidente e assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione della giunta provinciale.
Tutte le informazioni relative al bando di prossima pubblicazione saranno disponibili sul sito www.bimtrento.it