Transizione 5.0: ecco la bozza del decreto attuativo; incentivati solo impianti FV con moduli UE e in autoconsumo

by editore

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha redatto la bozza del decreto attuativo del Piano Transizione 5.0.

Il testo delinea i soggetti che possono accedere al beneficio. Si tratta di tutte le imprese residenti nel territorio nazionale indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale.

Tra i punti chiave del decreto, all’articolo 7, ci sono le specifiche relative alle installazioni di moduli fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Dal momento che si tratta di progetti di autoconsumo, le installazioni devono essere localizzate sulle particelle catastali della struttura produttiva. Inoltre il dimensionamento degli impianti è determinato considerando una producibilità massima attesa non eccedente il 5% del fabbisogno energetico della struttura produttiva.

Sono previsti limiti per le spese calcolate secondo specifici parametri. Per il fotovoltaico, il tetto di spesa varia da 780 a 1.170 euro al kW a seconda della taglia. Mentre le spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo sono agevolabili fino ad un importo massimo complessivo pari a 900 euro al kWh.

In riferimento ai moduli fotovoltaici, inoltre, sono agevolabili esclusivamente investimenti in impianti con moduli prodotti nell’Unione europea. Le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari rispettivamente al 120% e 140% del loro costo.

Il testo del decreto attuativo esplicita inoltre che possono accedere al credito d’imposta solo i progetti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Questi progetti devono consentire una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

Si ricorda che il Piano Transizione 5.0 mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e transizione green delle imprese attraverso un schema di crediti d’imposta. Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.

Le modalità di fruizione dei benefici prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in cinque rate annuali di pari importo.

Si prevede la pubblicazione di linee guida dettagliate che forniranno ulteriori chiarimenti su come accedere agli incentivi e rispettare i criteri del piano. Inoltre, è prevista l’apertura della piattaforma del GSE che faciliterà la gestione delle domande e l’assegnazione dei fondi.

Il testo dovrà ora passare al vaglio del ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Per scaricare la bozza del decreto redatto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy clicca qui

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