Per il 2022 in Italia sono previsti 3,3 GW di nuovi impianti fotovoltaici. Il dato emerge da una proiezione di Terna, diffusa dal ministero della Transizione Ecologica, che tiene conto di tre voci: impianti già in esercizio, richieste di collegamento alla rete per impianti nuovi che si sono aggiudicati le aste, e richieste di collegamento alla rete per impianti nuovi, che risultano ad oggi già autorizzati, considerando sia quelli sulla rete elettrica di trasmissione nazionale, sia quelli su rete in media e bassa tensione. Di questi, 2,8 GW fanno riferimento a piccoli e medi impianti fino a 1 MW.
Considerando tutti i nuovi impianti da fonti rinnovabili, per l’anno in corso sono previsti 5 GW di nuova potenza, circa 2,5 volte il totale connesso nel 2020 e nel 2021.
Solo nei primi quattro mesi del 2022 sono entrati in esercizio 640 MW di nuovi impianti. Altri 680 MW saranno allacciati alla rete in alta tensione. Si tratta di impianti che hanno vinto le prime aste del GSE. Ulteriori 3,8 GW sono già autorizzati ed entreranno in esercizio nel corso dell’anno. Si tratta per oltre 3,3 GW di impianti su rete di distribuzione che sfruttano, in alcuni casi, anche le semplificazioni introdotte.
Secondo le proiezioni di Terna, inoltre, una parte delle nuove installazioni da rinnovabili autorizzate entrerà in esercizio nel 2023 (2,1 GW) e nel 2024 (1,1 GW), portando a oltre 8 GW la potenza autorizzata. L’accelerazione, secondo Terna, è dovuta ad un aumento della velocità del processo di autorizzazione VIA con la nuova commissione VIA Fast Track. Dal 18 gennaio 2022 sono stati infatti esaminati 122 progetti, di cui 103 positivi e 17 negativi. Inoltre, la spinta dei nuovi impianti sarebbe legata allo sblocco dei progetti frenati dalle sovraintendenze per l’autorizzazione paesaggistica, e alla crescita di installazioni che non passano dalle aste del GSE, ma seguono processi autorizzativi diversi (per esempio VIA regionali) o semplificati.
Cosa cambierà in termini di produzione?
A partire da un rendimento orario di 1.500 ore l’anno per il solare, di 2.000 ore per l’eolico e di 6.500 ore per geotermico e biogas, i nuovi impianti da rinnovabili che verranno connessi alla rete nel 2022 potrebbero produrre rispettivamente circa 5 TWh, 2,2 TWh e 1,9 TWh, a cui si dovrebbero aggiungere altri 5,3 TWh nei successivi 24 mesi solo sulla base dei progetti già a oggi autorizzati. Si tratterebbe di un risparmio di gas superiore a 3 miliardi di metri cubi.
“È importante notare che questi risultati parziali si riferiscono ai primi mesi del 2022”, si legge in una nota del ministero della Transizione Ecologica. “Le ulteriori misure semplificative approvate dal Governo unitamente al progressivo raggiungimento della situazione di regime porteranno un’ulteriore accelerazione nella crescita delle rinnovabili.
Si segnala inoltre che 24 GW di nuovi impianti (12,4 GW di solare e 10,7 GW di eolico) sono in una fase di sviluppo avanzato. A seguito dell’ottenimento del titolo autorizzativo, potrebbero concorrere ad incrementare ulteriormente la curva dei progetti autorizzati che entreranno in esercizio nei prossimi anni”.