In occasione della conversione in legge del decreto Energia, la Camera dei Deputati ha approvato il meccanismo della quarta cessione dei crediti per Superbonus e bonus edilizi.
Se fino a ora era possibile effettuare tre cessioni, una libera e due vincolate a favore di banche e intermediari finanziari, ora il numero di cessioni effettuabili sale a quattro. In particolare questa quarta cessione potrà essere effettuata solo dai destinatari del terzo trasferimento che hanno esaurito il numero dei possibili passaggi. Destinatari della quarta cessione saranno soggetti con i quali banche e intermediari finanziari abbiano concluso un contratto di conto corrente. La novità si applica alle comunicazioni della prima cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.
La nuova misura va incontro a banche e istituti medio-grandi che stavano per esaurire i propri plafond fiscali. Ne sono un esempio Intesa Sanpaolo e Unicredit che, a causa delle troppe richieste, stanno raggiungendo la capienza massima dettata dalle norme. Per questo hanno deciso di non acquisire nuovi crediti maturati dalle imprese o dai privati. Questo metterebbe a rischio la prosecuzione dell’intero strumento della cessione del credito. Prima di loro, già istituti di dimensioni più contenute hanno deciso da tempo per la stessa soluzione. Con il provvedimento approvato dalla Camera, il meccanismo dovrebbe essere riattivato. Ma, confermano Intesa Sanpaolo e Unicredit, solo quando si sarà certi di avere la capienza sufficiente per accogliere nuove richieste.
«Non possiamo permettere che ci siano imprenditori costretti a chiudere perché dopo aver fatto dei lavori si trovano dei crediti di imposta che non riescono a cedere». Questo quanto dichiarato Riccardo Fraccaro, deputato dei Cinque Stelle.
Il nuovo emendamento approvato dalla Camera prevede anche la proroga del termine per la comunicazione all’Agenzie delle Entrate dell’opzione di cessione del credito o dello sconto in fattura per i soggetti Ires e le partite Iva. Questo termine slitterebbe dal 29 aprile al 15 ottobre 2022.
Il Governo sembrerebbe inoltre intenzionato a spostare il termine per villette e case unifamiliari. Attualmente la soglia in relazione al Superbonus è del 30% entro il 30 giugno 2022. L’ipotesi è quella di spostare questo termine alla fine del 2022. La nuova misura potrebbe essere inserita nel decreto anti-crisi in discussione dopo Pasqua.
Dopo l’approvazione del decreto Energia dalla Camera, si attende ora la conversione definitiva al Senato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.