Con 94 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti, è stato approvato in Senato il disegno di conversione del decreto n. 11 del 2023 relativo, tra gli altri, allo stop di cessione del credito e sconto in fattura. Il provvedimento diventa così legge.
In particolare, la norma conferma la cancellazione definitiva delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura. Inoltre proroga dal 31 marzo al 30 settembre il termine per avvalersi della detrazione al 110% per gli interventi realizzati su edifici unifamiliari a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
È stata poi approvata la ripartizione in 10 anni della detrazione per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e relative agli interventi in Superbonus. L’opzione è irrevocabile ed è esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023.
Inoltre si stabilisce che dal 17 febbraio 2023 è vietato per le pubbliche amministrazioni essere cessionare dei crediti di imposta derivanti dall’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e dello sconto in fattura. La norma si rivolge anche a banche, intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario e imprese di assicurazione che hanno acquisito crediti d’imposta legati a interventi in Superbonus effettuati nel 2022 e che abbiano esaurito la propria capienza fiscale. Questi soggetti, in questi casi, possono utilizzare i crediti al fine di sottoscrivere emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali. La scadenza di questi buoni non deve essere inferiore a 10 anni. Il primo utilizzo della clausola Btp potrà essere effettuato in relazione alle emissioni ordinarie effettuate dal primo gennaio 2028.
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https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01373308.pdf