Elettricità Futura e Confagricoltura alla Corte europea: “Spalma Incentivi ingiusto per i produttori FV”

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“Lo Spalma Incentivi è una norma ingiusta per i produttori di fotovoltaico, intervengano i magistrati europei”. Con queste parole i produttori di energia fotovoltaica rappresentati da Confagricoltura ed Elettricità Futura fanno il punto sulle azioni legali intraprese contro il decreto c.d. Spalma Incentivi, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 24 gennaio scorso, che ne ha sancito la legittimità.

Le due associazioni hanno infatti portato all’attenzione della Corte europea dei Diritti dell’Uomo il contenzioso riguardante la rimodulazione delle tariffe incentivanti per impianti fotovoltaici con potenza superiore a 200 KW. Attraverso questo provvedimento, si legge in una nota congiunta di Confagricoltura ed Elettricità Futura, “lo Stato è venuto meno a un impegno contrattuale concordato con le imprese, e perciò è necessario proseguire le azioni legali per difendere i diritti degli imprenditori rappresentati. Questa convinzione”, conclude la nota, “trova conferma nella relazione sulla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili adottata il 28 novembre dalla commissione Industria del Parlamento europeo, nella quale si raccomandano gli stati membri di assicurare che il livello e le condizioni relativi agli schemi di supporto nuovi e in vigore, non devono essere modificati in senso negativo”.

Parallelamente, le imprese insisteranno affinché il Tribunale amministrativo regionale sottoponga la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.

(sb)