Reddito energetico, in 24 ore oltre 10.500 richieste di accesso agli incentivi; esauriti i fondi per le Regioni del Mezzogiorno

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Il Reddito energetico nazionale, misura introdotta dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che consente alle famiglie con un basso reddito di realizzare un impianto fotovoltaico domestico a servizio dell’unità immobiliare di residenza, ha registrato grande interesse. Lo sportello telematico, aperto dal GSE alle ore 12.00 di venerdì 5 luglio 2024, ha registrato più di 10.500 richieste di accesso agli incentivi. Gran parte delle domande sono arrivate da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I fondi destinati a queste regioni, per 80 milioni di euro, si sono esauriti in 24 ore.  Dalle restanti Regioni e Province Autonome italiane sono giunte circa 600 richieste, per poco più di 5 milioni di euro.

«I numeri registrati nella prima giornata confermano la giusta direzione intrapresa», dichiara Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

«In appena 24 ore dall’apertura dello sportello telematico del GSE, la gran parte delle risorse per il Reddito energetico nazionale è andata esaurita. È già terminata la disponibilità nelle Regioni del Mezzogiorno, cui erano destinati 80 dei 100 milioni per il 2024. Complessivamente, restano circa 15 milioni per le Regioni del centro nord».

Un nuovo bando verrà aperto nel 2025 con altri 100 milioni di euro. L’80% dei fondi sarà destinato alle Regioni del Mezzogiorno.

«Lo strumento ha avuto un buon impatto» conclude Pichetto Fratin. «Il Reddito energetico nazionale si rivelerà molto utile in chiave economica ed energetica per le famiglie e per i nostri obiettivi di crescita in materia di rinnovabili».

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