Assorinnovabili ha espresso una posizione di netto disaccordo nei confronti del provvedimento che sgancerebbe il costo degli oneri di sistema dal consumo di energia, inizialmente previsto solo per i clienti in alta tensione, a tutti gli utenti industriali. La norma è contenuta nell’ultima versione del decreto Milleproroghe, già presentato al Senato e attualmente in sede di conversione in legge. L’associazione ritiene inaccettabile l’estensione a tutti gli utenti elettrici industriali.
«La novità proposta nell’ultima versione del Milleproroghe non è un dettaglio trascurabile», spiega Agostino Re Rebaudengo, presidente di Assorinnovabili. «Significa che prelevare tanta o poca energia dalla rete non farà più differenza, perché comunque i costi da sostenere non sarebbero più proporzionati ai consumi. Una mossa senza senso: anziché premiare le imprese che investono in impianti in autoconsumo ed efficienza energetica, il Governo le punisce! Senza contare che questa possibile novità rappresenterebbe l’ennesimo provvedimento retroattivo e fuori contesto, il decreto si occupa infatti di ben altre e più urgenti materie, confermando una strategia energetica miope per il nostro Paese».
L’associazione sottolinea inoltre che, se il Decreto venisse approvato nella sua ultima versione, significherebbe favorire a 360° la produzione centralizzata di energia da fonte fossile a discapito della generazione distribuita da rinnovabili, con conseguenze negative sugli impianti esistenti e sul futuro delle fonti di energia pulita.
«Sarebbe un vero autogol», conclude Re Rebaudengo, «che condannerebbe l’Italia ad essere sempre più inquinata, anziché più pulita. Chiediamo pertanto con urgenza che l’articolo 3, comma 2, lettera b venga eliminato dal testo definitivo del provvedimento».