Nel 2024 in Europa il mercato dei PPA ha registrato una forte ripresa, con quasi 19 GW di potenza contrattualizzata. È quanto si evince dal rapporto Europe Renewables PPA Tracker pubblicato da Wood Mackenzie.
Il rapporto evidenzia una crescita nell’attività dei PPA, con Spagna e Germania a rappresentare insieme il 30% della potenza contrattualizzata. I progetti fotovoltaici ed eolici hanno coperto circa l’80% della capacità contrattuale, con volumi simili per entrambe le tecnologie.
A farla da padrone sono i corporate PPA che rappresentano oltre il 70% degli accordi. Tuttavia si stanno diffondendo accordi contrattuali innovativi. Ad esempio, si registra un aumento dei contratti che coinvolgono soluzioni ibride di produzione e storage.
«Stiamo assistendo a uno spostamento verso PPA più sofisticati», ha dichiarato Dan Eager, research director European Power & Renewables di Wood Mackenzie. «Sebbene rappresentino ancora una piccola parte del mercato complessivo, gli accordi che combinano produzione da fonte rinnovabile e batterie in un unico contratto stanno guadagnando terreno, in particolare tra le imprese energivore e i centri dati che necessitano di energia 24 ore su 24, 7 giorni su 7».
Nel rapporto si legge anche come l’andamento dei prezzi dei PPA sia complesso da comprendere e prevedere essendo influenzato da diversi fattori. Mentre i prezzi sono diminuiti nel 2024, all’inizio del 2025 e per il prossimo futuro il loro andamento varia molto a seconda della regione e della tecnologia.
Tuttavia le previsioni di Wood Mackenzie per il 2026 suggeriscono il persistere di opportunità per questa tipologia di accordi soprattutto nei mercati del solare e dell’eolico onshore. Il rapporto prevede anche l’emergere di PPA per l’idrogeno, a seconda della chiarezza normativa che si avrà nei prossimi mesi.
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