Nei primi tre mesi dell’anno Otovo, azienda norvegese specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici di taglia residenziale, ha venduto più di 2.500 installazioni in Europa. Il dato segna una crescita del 311% rispetto al 2021. Per i prossimi mesi l’azienda ha già in programma oltre 3.500 nuovi impianti.
“Sebbene gli effetti della pandemia Covid-19 possano continuare a farsi sentire sulle catene di fornitura, rallentando la loro messa in opera”, si legge in una nota del gruppo, “intendiamo portare avanti i lavori attraverso una rete internazionale composta da più di 600 installatori”. Nei primi tre mesi Otovo ha totalizzato 14 milioni di euro di ricavi. Erano 4 milioni di euro nel primo trimestre del 2021.
Inoltre, il 25% delle vendite complessive è composto da impianti fotovoltaici associati a sistemi di accumulo. Questa configurazione è particolarmente apprezzata in Germania e in Italia, in cui forma rispettivamente l’85% e il 69% dei pacchetti venduti.
“Sulla scorta di questi numeri”, continua la nota di Otovo, “l’azienda vuole proseguire la propria espansione. Nel corso dell’estate ci sarà l’apertura delle nuove filiali in Portogallo, Regno Unito e Austria. L’obiettivo è quello di operare in 13 Paesi entro la fine dell’anno. Così, intendiamo diventare il primo operatore del fotovoltaico residenziale con una rete di distribuzione paneuropea”.
«La volatilità dei prezzi delle materie prime e il clima d’incertezza geopolitica stanno spingendo sempre più verso l’adozione delle fonti rinnovabili per garantire una produzione energetica locale e sicura, promuovendo allo stesso tempo la sostenibilità», spiega Fabio Stefanini, general manager di Otovo Italia.
«In Otovo siamo pronti a dare il nostro contributo per accelerare la transizione energetica e crediamo che il fotovoltaico sia la tecnologia più idonea per rispondere a questa sfida complessa. Gli italiani stanno dimostrando di aver compreso le potenzialità dell’energia solare e dell’autoconsumo, come dimostra l’elevato tasso d’impianti venduti dotati di sistema di accumulo.
E, grazie alle recenti semplificazioni della burocrazia per l’installazione dei pannelli solari introdotte dal governo mediante l’approvazione del decreto bollette, riteniamo che aumenterà il numero delle abitazioni trasformate in centrali diffuse, capaci di generare elettricità pulita sui propri tetti, anche nei centri storici».