Nel 2017 gli investimenti italiani nelle rinnovabili hanno spinto l’acceleratore. Il valore, per 13,5 miliardi e una potenza di 13,4 GW, contro i 6,8 GW del 2016, segna una crescita dell’87,5% rispetto all’anno precedente. Sono alcuni dei dati contenuti nella nuova edizione dell’Irex Report di Althesys dal titolo “L’evoluzione del mercato elettrico tra nuovi modelli di business e policy nazionali” presentato oggi, 18 aprile, a Roma. «L’aumento degli investimenti, in larga parte all’estero», spiega Alessandro Marangoni, capo del team di ricerca e Ceo di Althesys, «conferma in maniera inequivocabile che l’industria elettrica ha scelto le rinnovabili come asse centrale del sistema energetico futuro, tanto che le rinnovabili costituiscono l’85% della nuova capacità installata nel 2017».
Nel 2017 sono state registrate oltre 200 operazioni. I nuovi progetti tornano ad essere la parte principale. Nonostante il 55% delle operazioni sia in Italia, l’88% della potenza sviluppata è all’estero. «Segno di vitalità e competitività delle nostre imprese, ma anche della necessità di tornare ad investire in Italia», sottolinea Marangoni. In effetti, le nuove iniziative nazionali sono in sensibile ripresa rispetto al 2016, con 1,1 GW (400 MW l’anno precedente) e quasi 1,4 miliardi di euro. Le acquisizioni registrano 64 operazioni e 2.165 MW, per un controvalore di 3,15 miliardi di euro. La tecnologia prevalente per numero di deal è il fotovoltaico (44%) seguito dall’eolico (20%) e dalla Smart Energy (12%). Il mercato secondario degli impianti in Italia si è dimostrato molto attivo, con oltre 1.140 MW scambiati, dei quali il 48% sono eolici e il 42% fotovoltaici.
Si affacciano inoltre le prime iniziative di rinnovamento degli impianti che, pur pesando solo per l’1% delle operazioni, evidenziano una delle direttrici per il rilancio del settore.
Complessivamente, nel decennio 2008-2017 sono state censite 1.909 operazioni, con investimenti stimati per quasi 95 miliardi di euro e una potenza di 64,5 GW. L’anno più attivo è stato il 2011, con 223 operazioni. Forte l’attenzione verso i Paesi esteri. Gli investimenti internazionali sono infatti passati dai 2 GW del 2008 (36%) ai 10,9 del 2017 (82%).