Mix elettrico: a maggio cresce la fonte idrica (+33%); in calo il fotovoltaico (-5.4%)

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Anche a maggio, come in tutti gli altri mesi da inizio anno, in Italia si registra un calo della produzione di energia elettrica (-6,7% rispetto allo stesso periodo del 2022). Questo calo va di pari passo con la diminuzione della domanda di elettricità (-6,3%). In diminuzione anche i consumi industriali, che fanno registrare una riduzione dell’8,1%.

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Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2023, la richiesta di energia elettrica in Italia è in calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto emerge dal report mensile di Terna.

Nel mese di maggio la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale pari a 20.146 GWh e per la quota restante (17,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 10,4 miliardi di kWh, coprendo il 42,8% della domanda elettrica contro il 35,6% del maggio 2022. Ottima la ripresa della fonte idroelettrica che a maggio arriva a coprire il 20,8% della produzione nazionale, mentre nei mesi precedenti non aveva mai superato il 10%.

Il fotovoltaico paga condizioni atmosferiche avverse e arriva a una quota del 14,5%, facendo un passo indietro rispetto al 16,5% di aprile. Complessivamente da inizio anno il fotovoltaico ha generato 11.528 GWh che corrispondono all’11.2% della produzione nazionale, e in crescita del 2,7% rispetto ai primi 5 mesi dello scorso anno.