Nel primo trimestre del 2021 JinkoSolar ha venduto 4,5 GW di moduli a livello globale (5,3 GW se si considerano anche celle e wafer), con una crescita del 33,7% rispetto allo stesso periodo del 2020. I ricavi totali si attestano invece a 7,9 miliardi di RMB (1,21 miliardi di dollari), in calo del 6% rispetto ai primi tre mesi del 2020. L’utile netto è stato di 221,1 milioni di RMB (33,7 milioni di dollari), dato che segna una flessione del 21,7%. La capacità produttiva dell’azienda al 31 marzo 2021 è stata di 22 GW per i wafer monocristallini, 11,5 GW per le celle e 31 GW per i moduli.
Per il secondo trimestre, l’azienda prevede di vendere tra i 5,1 e 5,3 GW di moduli e celle (di questi, tra i 4 e i 4,2 GW fanno riferimento ai moduli) e totalizzare ricavi per 1,2 miliardi di dollari. Per l’intero anno, invece, JinkoSolar prevede vendite tra 25 e 30 GW tra moduli, celle e wafer.
Inoltre, l’azienda ha rivisto i piani di espansione della capacità produttiva per il 2021. Il piano attuale prevede una capacità di 30 GW, 24 GW e 33 GW rispettivamente per wafer, celle e moduli, in calo rispetto alle previsioni iniziali che invece indicavano 33 GW, 27 GW e 37 GW.
Xiande Li, presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato di JinkoSolar, ha commentato così i risultati: «Nel primo trimestre del 2021, la nostra strategia è stata quella di gestire con attenzione la catena di approvvigionamento a causa della volatilità e dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Poiché le condizioni macroeconomiche hanno continuato a spingere i prezzi al rialzo, siamo rimasti flessibili e ci siamo concentrati sui miglioramenti dei processi di produzione per allentare la pressione sui costi. In particolare, lo squilibrio tra l’offerta di polisilicio e la forte domanda a valle hanno contribuito al costante aumento dei prezzi dei moduli. Con lo stabilizzarsi dei prezzi del polisilicio, pensiamo che la domanda a livello globale tornerà a crescere, portando la nuova potenza installata a 160 GW nel 2021 e a 210 GW nel 2022».
Proprio in merito al polisilicio, l’azienda ha annunciato l’intenzione di investire in una linea di produzione da 100mila tonnellate all’anno in Mongolia. Clicca qui per leggere la news completa
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