Fabris (Esapro) al convegno di Roma sul futuro delle FER: “Le rinnovabili come stimolo per creare occupazione giovane e di livello”

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«Il nostro settore industriale deve essere stimolo per creare sempre più occupazione giovane e di livello. Questo tavolo di confronto fra mondo politico e imprenditoriale è stato funzionale ancora una volta a far emergere esigenze e intenti comuni. È servito a ribadire che la nostra filiera industriale non chiede alla politica finanziamenti, bensì chiarezza e certezza normativa. Il gruppo Esapro si impegnerà a promuovere a breve altri incontri di questo tipo nell’ottica di continuare un dialogo fruttuoso».

Sono le parole di Ivan Fabris, amministratore delegato di Esapro, durante il convegno tenuto a Roma il 14 aprile dal titolo “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica: il ruolo della politica e delle eccellenze italiane all’indomani di Cop 21”. L’evento, che ha affrontato temi d’attualità sul fronte delle rinnovabili, ha raccolto interventi dal mondo dell’industria e della ricerca, e provocazioni al mondo politico sulle strategie da adottare in Italia dopo la conferenza mondiale sul clima che si è svolta a Parigi lo scorso dicembre.

L’intervento introduttivo di Fabris, a cui sono seguiti quelli di Andrea Reale, professore associato del dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma Tor Vergata, di Federico Testa, neo eletto presidente di Enea, e quelli degli imprenditori Paolo Lugiato, amministratore delegato di RTR, Diego Percopo, amministratore delegato di HFV, e Giuseppe Tammaro, amministratore delegato di GSF, ha evidenziato come oggi, in Italia, sia necessaria una maggiore stabilità normativa e uno snellimento burocratico per evitare l’affossamento del comparto delle FER.

Agli interventi delle imprese, sono seguiti quelli di quattro esponenti del mondo politico, e in particolare dell’onorevole Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia), dell’onorevole Alessia Rotta (Partito Democratico), del Senatore Antonio De Poli (Nuovo Centro Destra) e del Senatore Gianni Pietro Girotto (Movimento 5 Stelle). «Puntare sulla sburocratizzazione del sistema e creare una cornice di certezza giuridica e normativa. Queste sono le due carte da giocare se vogliamo ridare fiducia alle imprese e rimettere in moto le rinnovabili coerentemente con gli impegni presi dal Governo italiano, insieme ad altri 200 Paesi di tutto il mondo, nell’accordo di Cop21 di Parigi», spiega Antonio De Poli. «Sul fronte dell’efficienza energetica il Governo ha investito molta attenzione: basti pensare all’Ecobonus, molto apprezzato da famiglie e imprese, misura che ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e 425.000 posti di lavoro».

Lo stesso Ecobonus è stato al centro dell’intervento del Senatore Gianni Pietro Girotto che ha sottolineato che la misura verrà stabilizzata per i prossimi tre anni, così come prevede una mozione approvata in Senato il 12 aprile scorso. Lo stesso Senatore ha toccato anche il tasto occupazionale dichiarando che negli ultimi anni si sono persi 60 mila posti di lavoro nel settore delle rinnovabili a causa della chiusura obbligata di tantissime aziende del settore che costituivano delle vere e proprie eccellenze del nostro territorio, così come quest’anno ha chiuso i battenti la manifestazione fieristica Solarexpo, simbolo e portavoce dell’intero settore in Italia.

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