Italia Solare ha accolto con favore il riconoscimento dato al fotovoltaico all’interno del documento finale della Strategia Energetica Nazionale (SEN). “L’associazione apprezza il ruolo attribuito al solare come fonte energetica in grado di contribuire alla copertura energetica del Paese da oggi al 2030 con un obiettivo di 73 TWh”, si legge in una nota di Italia Solare.
«Un obiettivo così importante, spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, «significa da un lato impegnarsi per difendere i 22 TWh attuali da fotovoltaico, che invece rischiano di ridursi a causa dell’errata concezione del sistema sanzionatorio applicato dal GSE, e dall’altro lato realizzare un quadro normativo che finalmente consenta al fotovoltaico di tornare a crescere».
Secondo i calcoli dell’associazione, per poter disporre di ulteriori 50 TWh occorre installare in 13 anni circa 40 GWp di nuovi impianti, ovvero una media di 3,1 GWp di fotovoltaico all’anno, decuplicando l’installato annuo attuale. L’obiettivo, secondo l’associazione, sarebbe raggiungibile a condizione che vengano approvati i Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), che consentirebbero di allargare il perimetro di utilizzo del fotovoltaico, e che venga rivista la riforma delle tariffe elettriche domestiche. «Non si può parlare di oltre 3.000 MWp all’anno di fotovoltaico e poi dare seguito a una riforma tariffaria che dimezza il tempo di ritorno degli investimenti nel fotovoltaico», conclude Viscontini. «Italia Solare chiede la riapertura di un tavolo di lavoro sulla riforma delle tariffe, che serve per rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni, ora ancora più sfidanti di prima».
L’associazione nutre infine forti perplessità sul focus verso il gas e in particolare sulla metanizzazione della Sardegna e sui rigassificatori. Italia Solare presenterà le sue proposte a sostegno dello sviluppo del fotovoltaico in occasione del Forum “Verso la decarbonizzazione del settore dell’energia” in programma per il 30 novembre a Roma.