Italia Solare: “L’incertezza del decreto aree idonee rischia di bloccare gli impianti a terra”

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Italia Solare ha pubblicato un rapporto sulla base dei dati Gaudì di Terna relativi ai nuovi impianti allacciati in Italia nei primi nove mesi di quest’anno. Da gennaio a settembre del 2023 sono stati connessi oltre 3,5 GW di nuova potenza fotovoltaica. Il dato segna una crescita del 117% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questi numeri hanno permesso di sfiorare una potenza cumulativa pari a 28,6 GW per un totale di 1.506.558 impianti distribuiti sul territorio nazionale.

Nello specifico, il 49% della potenza connessa nei primi nove mesi dell’anno è da imputare al settore residenziale, il 36% è legata alle installazioni del comparto industriale e commerciale e il 15% agli impianti utility scale.

«Il leggero calo delle installazioni del terzo trimestre rispetto a quello precedente, è certamente legato a un rallentamento delle connessioni, più che a una contrazione di mercato, che invece sembra mantenersi costante e presumibilmente entro la fine dell’anno dovremmo arrivare a circa 4,5 nuovi GW installati», commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «Un dato certamente positivo rispetto ai trend degli ultimi anni, ma ancora distante dal nostro obiettivo annuale di 8-10 GW.

Quello che desta preoccupazione è l’incertezza che regna attorno al decreto aree idonee, che doveva essere la chiave di svolta per definire gli sviluppi degli impianti a terra, e invece rischia di rappresentare una battuta di arresto. Sono da leggere in modo favorevole i dati di crescita del settore commerciale e industriale, che certamente risente della coda del caro energia. Questo ha spinto le imprese ad adottare soluzioni che le mettano al riparo dall’aumento dei prezzi dell’energia. Ma ritengo che tale trend si manterrà anche in futuro. Tali soggetti hanno ormai compreso che investire sul fotovoltaico equivale e investire sulla propria competitività».

Per leggere il report di Italia Solare clicca qui 

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