Secondo Italia Solare, sono inappropriate le modalità di emissione delle fatture per gli extra profitti. Questi ultimi, introdotti con il decreto legge Sostegni Ter, si applicano a impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia, non dipendenti dai prezzi di mercato.
È quindi necessario, per l’associazione, creare un tavolo di confronto con la presenza del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Questo è ciò che è contenuto nella lettera inviata da Italia Solare ad Andrea Ripa di Meana, amministratore del GSE. L’associazione ha inoltrato la lettera anche ai ministeri coinvolti e ad Arera.
Italia Solare evidenzia che la richiesta di versamento degli importi relativi ai cosiddetti extraprofitti è stata inviata dal GSE a partire dalla metà di ottobre. La scadenza per il pagamento è fissata alla fine dello stesso mese.
“Considerate la rilevanza e la complessità di calcolo degli importi da versare, un così breve preavviso ha messo in gravi difficoltà finanziarie molti proprietari d’impianto, inclusi oltre mille enti locali e decine di migliaia di PMI e aziende agricole”, si legge nella lettera.
A questo si aggiunge la difficoltà da parte degli operatori di ricevere dal GSE chiarimenti relativamente alle quantificazioni prive di spiegazione riportate in molte fatture.
Infine, i commercialisti di molti associati segnalano dubbi sull’uso della fattura, da parte del GSE, per richiedere i versamenti. Il meccanismo potrebbe infatti causare oneri aggiuntivi non previsti dalla norma di legge.
Alla luce del contenuto del Regolamento UE 2022/1854 e del ricorso degli associati di Italia Solare, sul quale il 23 novembre 2022 si terrà l’udienza pubblica, l’associazione ribadisce che “resta ferma la riserva e non acquiescenza di Italia Solare e dei propri associati nei confronti di quanto sta facendo il GSE”, conclude la lettera dell’associazione.