Giovedì 22 luglio la X Commissione del Senato ha approvato una risoluzione sul capacity market, e in particolare sulla razionalizzazione, trasparenza e struttura di costo del mercato elettrico e sugli effetti in bolletta. L’obiettivo è quello di riformare il mercato della capacità per favorire la penetrazione delle rinnovabili e maggior supporto ai servizi di rete.
La risoluzione evidenzia che vanno attentamente valutate le previsioni che impongono alle rinnovabili non programmabili di produrre per un certo numero di ore al giorno. Al fine di prevedere condizioni più inclusive per le rinnovabili, la risoluzione chiede al governo di rivedere gli obblighi di offerta per sei ore per le fonti rinnovabili, nonché i fattori di riduzione della potenza ammessa di rinnovabili e stoccaggi e l’equilibrio complessivo dello strumento.
Sempre la risoluzione evidenzia inoltre che contratti di lungo periodo come quelli per la capacità nuova nelle procedure del 2022 e 2023 tendono a premiare tecnologie che risultano maggiormente mature le quali tuttavia rischiano una precoce obsolescenza rispetto agli obbiettivi di decarbonizzazione. In una visione di medio termine il ricorso a tecnologie mature, come gli impianti alimentati a gas fossile, potrebbe dunque risultare maggiormente costoso rispetto a una combinazione di fonti a energia rinnovabile, accumuli e meccanismi di demand response.
In questa ottica la risoluzione chiede di posticipare la previsione di importanti contingenti di capacità nuova a dopo il 2026 così da poter privilegiare investimenti in sistemi di storage e gestione della domanda. La risoluzione evidenzia inoltre la necessità di indirizzare il consumo verso le ore di produzione da rinnovabili attraverso contratti basati su prezzi dinamici, tariffe di distribuzione per fascia oraria e meccanismi di auto-bilanciamento fra produzione e consumo che consentano, come in altri Paesi europei, accordi diretti fra produttori e consumatori.
«Con l’approvazione dello schema di risoluzione, siamo riusciti a fare un ottimo lavoro di squadra, con tutti i colleghi e insieme al ministero per la Transizione Ecologica, per arrivare a un risultato che siamo certi contribuirà alla definizione di regole per il mercato dell’energia orientate alla transizione ecologica, consentendo la decarbonizzazione del sistema elettrico e l’integrazione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili», dichiara Gianni Pietro Girotto, presidente della Commissione Industria Commercio e Turismo al Senato.
«Il lungo confronto che c’è stato ha portato a un punto di caduta importante che in gran parte sarà assorbito, entro autunno, con il completo recepimento della RED II, della Direttiva Mercati e altri provvedimenti che verranno approvati. Al governo chiediamo di impegnarsi a dare una rapida e piena attuazione alla direttiva 2019/944 e alla direttiva (UE) 2018/2001, per definire la disciplina relativa alle comunità energetiche, semplificare il quadro normativo per le configurazioni di autoconsumo e definire quello per la diffusione dei sistemi di accumulo e una loro partecipazione ai mercati dell’energia elettrica e dei servizi, introducendo meccanismi di semplificazione che consentano di accelerare l’installazione di nuova potenza da fonti rinnovabili».
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