Il 15 aprile a Bruxelles, su proposta dalla Commissione europea, è stata firmata la Carta Europea del Solare. I firmatari si impegnano a supportare la creazione di una filiera produttiva fotovoltaica in Europa.
Nel dettaglio hanno aderito all’iniziativa 23 ministri dell’energia europei e circa 100 rappresentanti del mercato fotovoltaico dell’Unione. Tra essi i rappresentanti di Solarwatt, IBC Solar, SMA, Enel Group ed Engie. Mentre tra gli Stati che hanno firmato la Carta spiccano Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia e Spagna.
La Carta è stata firmata durante un incontro informale dell’energia svoltosi a Bruxelles. Si tratta dell’ultimo strumento promosso dalla Commissione europea volto a sostenere la creazione di un’industria fotovoltaica comunitaria. Esso segue la proposta della legge Net-Zero Industry Act e la creazione nel 2022 dell’European Solar PV Industry Alliance.
Il testo della Carta definisce le azioni che la Commissione, gli Stati membri e i rappresentanti della catena di valore del solare devono intraprendere per garantire il rispetto del diritto della concorrenza.
In particolare i firmatari si impegnano ad attuare in via prioritaria varie azioni. In prima battuta si impegnano a promuovere in Europa un’offerta di prodotti fotovoltaici sostenibili e di alta qualità. Si impegnano inoltre a utilizzare tutte le opportunità di finanziamento dell’Unione europea per sostenere gli investimenti nella catena di approvvigionamento .
Un altro obiettivo è quello di mantenere e, dove possibile, espandere l’attuale capacità produttiva in Europa, in linea con la prevista crescita della domanda. E infine i firmatari si impegnano a promuovere forme innovative di diffusione dell’energia solare, come l’agrivoltaico, il solare galleggiante e il fotovoltaico integrato (nelle infrastrutture, nei veicoli o negli edifici).
«La firma della Carta Europea del Solare rappresenta un momento importante», ha commentato Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe. «I governi dell’Unione si impegnano a riconoscere il ruolo da protagonista dei produttori nella catena di fornitura di oggi e di domani. Per supportare queste figure, sono necessarie azioni rapide e misure concrete a livello nazionale ed europeo. Ciò significa introdurre al più presto criteri di resilienza negli appalti pubblici e nelle aste, sbloccare il sostegno delle sovvenzioni e istituire finanziamenti europei dedicati al solare.
È poi importante che i ministri abbiano capito l’importanza di discutere dell’infrastruttura europea per sostenere la flessibilità della rete. Ci auguriamo che questo tema venga ulteriormente affrontato da ministri e capi di Stato nei prossimi consigli».
Tutti i firmatari si impegnano a monitorare i futuri sviluppi del settore e a contribuire a un ambiente internazionale equo e competitivo. La Commissione europea valuterà l’attuazione degli impegni sottoscritti a distanza di un anno dalla firma della Carta.
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