Il consiglio di amministrazione di Eni, presieduto da Giuseppe Zafarana, ha approvato la nuova struttura organizzativa della società.
La strategia perseguita dalla nuova organizzazione darà ulteriore spinta verso l’attuazione della transizione energetica. Per questo si prevede l’ampliamento dell’offerta di prodotti innovativi low carbon. Per raggiungere questi obiettivi, Eni ha deciso di riorganizzare le attività di business in tre strutture. Esse saranno affidate ad altrettanti chief operating officer posti alle dipendenze dell’amministratore delegato.
In particolare viene costituita la struttura “Chief transition & financial officer” con a capo Francesco Gattei. A tale struttura faranno capo l’elaborazione e implementazione della strategia economica e finanziaria di Eni. A essa riferiranno anche le due società Plenitude ed Enilive, legate alla transizione energetica.
Inoltre l’attuale struttura “Natural resources” è ridenominata in “Global natural resources” e sarà guidata da Guido Brusco. Tale struttura sarà dotata di tutte le leve per la realizzazione dei progetti della società. Continuerà a gestire lo sviluppo operativo dei nuovi business della CCS e degli agri-hub.
Infine Eni ha creato una nuova struttura denominata “Industrial transformation”, che sarà guidata da Giuseppe Ricci. La struttura si concentrerà in primo luogo sull’accelerazione delle attività di ristrutturazione e trasformazione industriale della chimica. Inoltre proseguirà la trasformazione del downstream tradizionale e l’evoluzione delle attività di risanamento ambientale.
Il consiglio di amministrazione di Eni ha inoltre nominato Francesco Gattei e Guido Brusco nuovi direttori generali.
«Questo nuovo assetto rappresenta un’importante evoluzione organizzativa che darà ulteriore forza all’esecuzione della nostra strategia», ha commentato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. «La nuova organizzazione ci permetterà di diffondere ulteriormente la nostra eccellenza operativa in tutte le aree di business, di accelerare il percorso strategico verso la decarbonizzazione e massimizzare la creazione di valore, con grande attenzione alla trasformazione e rilancio dei business strutturalmente penalizzati dallo scenario, in un quadro di forte presidio sull’efficienza».