Ecco i risultati del sondaggio di Enerpoint sui proprietari di impianti FV

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Raccogliere motivazioni, aspettative e difficoltà dei proprietari di impianti fotovoltaici, per poi valutare la loro predisposizione verso l’installazione di sistemi di accumulo, pompe di calore e veicoli elettrici. Questi i principali obiettivi dell’indagine Da autoproduttori FV a Energy citizens condotta da Enerpoint Smart Solutions su un campione di 800 proprietari di impianti, dei quali il 90% sono privati e il restante 10% aziende.

L’86,6% degli intervistati ha un impianto inferiore a 6 kWp, il 4,5% ha un impianto di potenza compresa tra 6 e 10 kWp, il 4,6% tra 10 e 20 kWp, il 3,1% da 20 a 200 kWp. Il 73%, inoltre, ha beneficiato degli incentivi del Conto Energia, il 20% della detrazione Irpef, il 4% non ha usufruito di alcun contributo, il 2,4% ha usufruito di bandi regionali. Tra le motivazioni che hanno guidato gli intervistati nella scelta del solare più del 68% del campione ha evidenziato il rispetto per l’ambiente, segue il risparmio economico (56%), il sostegno economico offerto dagli incentivi del Conto Energia (50%) e l’indipendenza energetica (33%). L’88,6% degli intervistati è soddisfatto delle prestazioni del proprio impianto fotovoltaico mentre l’11,4% si dichiara invece insoddisfatto.

La ricerca mostra come tra gli strumenti più diffusi per il controllo delle prestazioni dell’impianto ci sia la lettura dei dati di produzione dell’inverter (48%), mentre il 25% degli impianti è dotato di un sistema di monitoraggio, il 18% verifica le prestazioni dai bonifici del GSE, il 4% non controlla, il 3% legge i contatori e solo l’1% del campione controlla grazie al report del proprio manutentore.

Al fine di potenziare l’autoconsumo dell’energia prodotta grazie al fotovoltaico il 73,6% sceglierebbe di abbinare un sistema di storage, mentre il 33,7% sarebbe interessato alla pompa di calore. La mobilità elettrica attrae il 25% circa degli intervistati mentre il 20% circa punterebbe sull’impiego di nuovi elettrodomestici ad alimentazione elettrica.

Tra le principali difficoltà emerse l’eccessiva burocrazia e la differenza fra il prezzo del kWh prelevato dalla rete e quello al quale viene venduta l’energia autoprodotta.

Per consultare i risultati dell’indagine: https://www.solareb2b.it/wp-content/uploads/2017/07/Report-finale-22.02.2017-Sintesi.pdf

(sb)