Lo scorso 11 ottobre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto che approva la disciplina del sistema centralizzato di stoccaggio dell’energia elettrica.
Il meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico, anche detto Macse, è stato approvato dalla Commissione europea lo scorso dicembre. Con la firma del decreto, questo schema entra nella fase operativa.
La misura permetterà a Terna di avviare le procedure di approvvigionamento. La prima asta rivolta ai sistemi di stoccaggio elettrochimici ci sarà nel primo semestre del 2025.
A seguito di questa asta, saranno contrattualizzati sistemi di stoccaggio che saranno utilizzati per accumulare energia da fonti rinnovabili (soprattutto da fotovoltaico ed eolico) nei periodi di maggiore produzione. L’energia accumulata sarà poi messa a disposizione nei periodi di maggiore consumo. Un successivo provvedimento consentirà di disciplinare gli approvvigionamenti per gli stoccaggi idroelettrici.
«Accrescere la nostra capacità di stoccaggio è indispensabile per raggiungere gli obiettivi del Pniec», spiega il ministro Pichetto Fratin. «L’approvazione della disciplina segna un importante avanzamento nel nuovo disegno di mercato elettrico, incentrato sullo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili».
L’obiettivo del Macse, per il quale sono stati stanziati 17,7 miliardi di euro, è quello di costruire impianti di stoccaggio elettrochimici e pompaggi idroelettrici con una capacità congiunta superiore a 9 GW/71 GWh entro il 2033. I vincitori delle aste avranno l’obbligo di realizzare l’impianto di energy storage. Dovranno inoltre rendere disponibile la capacità di stoccaggio a operatori di mercato terzi e sul mercato dei servizi di dispacciamento. In cambio riceveranno da Terna un premio fisso annuo a copertura dei costi di investimento e di funzionamento dei sistemi.