Enea ed Enel nel progetto UE per ottimizzare il recupero delle materie prime dai moduli FV a fine vita

by editore

Enea ed Enel Green Power fanno parte dei 13 tra istituti di ricerca e aziende europee che partecipano al progetto UE Photorama che si pone obbiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per massimizzare il recupero di materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita e creare una filiera industriale europea per produrne di nuovi in un’ottica di economia circolare. Il progetto è finanziato dal programma Horizon2020 con 8,4 milioni di euro, e vede l’ente francese CEA nel ruolo di coordinatore.

Il modello di riciclo di Photorama per una vera economia circolare dei panelli fotovoltaici a fine ciclo vita

La ricerca Enea sarà focalizzata sull’eco-design dei moduli fotovoltaici per elaborare una tecnica produttiva che renda il pannello facilmente riciclabile in tutti i suoi componenti. Enel Green Power si occuperà di valutare la migliore tecnologia di riciclo dei moduli fotovoltaici e di validare l’utilizzo – nella manifattura di moduli fotovoltaici – di componenti prodotti con le materie prime recuperate, incrementando la circolarità dei moduli della fabbrica 3SUN di Catania.

La nuova linea industriale utilizzerà un’innovativa tecnologia di delaminazione che è in grado di separare in modo efficiente le celle solari dalla lastra di vetro, mentre processi chimico-fisici innovativi consentiranno di recuperare tutti i materiali senza ricorrere alle attuali e poco efficienti tecniche di triturazione dei moduli fotovoltaici in cui le celle, la parte pregiata del modulo, finiscono in una catena di recupero di basso valore economico (il cosiddetto down-cycling). Il nuovo processo tecnologico si tradurrà in un “up-cycling” con il recupero di materiali di alto valore (come l’alluminio dal telaio e il vetro e i polimeri dalle lastre) e metalli dallo strato delle celle solari (critici come silicio, indio e gallio, e preziosi come l’argento).

La nuova tecnologia di riciclo Photorama a confronto con l’attuale.

«La tecnologia che svilupperemo grazie a questo progetto permetterà di recuperare dai pannelli a fine vita quasi il 100% dei materiali e con un grado di purezza mai raggiunto prima», spiega Massimo Izzi, responsabile per Enea del progetto Photorama e ricercatore del Laboratorio Ingegneria per l’Industria Fotovoltaica. «Oggi non esiste nessun processo industriale al mondo che sia in grado di fare ciò. Centrare questo obiettivo aiuterebbe l’intera industria solare a compiere un enorme passo in avanti rispetto agli attuali standard di riciclaggio e, soprattutto, a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di materie prime critiche»

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