Elezioni e Rinnovabili. 3 – Lega Nord

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In questi giorni che precedono il voto, SolareB2B pubblicherà il programma dei principali partiti sul tema delle energie rinnovabili. Degli alleati del Centrodestra, per le prossime elezioni politiche del 4 marzo la Lega Nord di Matteo Salvini ha presentato il programma più articolato (oltre 70 pagine). In fatto di ambiente ed energia – a ognuno dei quali viene dedicato un capitolo specifico – le posizioni e le proposte messe nero su bianco sono puntuali seppur non sempre allineate con quanto indicato nel programma unitario della coalizione.

Affrontando il tema ambientale, il partito di Matteo Salvini considera prioritario promuovere un modello di sviluppo sostenibile tramite strumenti normativi efficaci, puntando su green economy ed economia circolare.

Evidenzia inoltre il fatto che oggi i partiti sono chiamati a una vera e propria sfida finalizzata a contrastare il cambiamento climatico che richiede “la transizione verso modelli più sostenibili di economia e gestione delle risorse rinnovabili”. Sottolinea poi la necessità di “avviare azioni mirate per aumentare l’efficienza energetica in tutti i settori e tornare a far salire la produzione da fonti rinnovabili”, per le quali sono previste politiche di sostegno, in particolare si parla di “incentivi alla produzione di Energia Rinnovabile da centrali biogas”.

Entrando nel merito del tema energetico, le proposte avanzate dal partito di Salvini diventano più circostanziate, in particolare sul tema delle energie rinnovabili vogliono favorire “l’iniziativa dei piccoli produttori e la costituzione di una filiera interamente Made in Italy di costruttori dei componenti” a discapito delle multinazionali e delle aziende cinesi. Tra gli impegni presi, quello di far approvare immediatamente il Decreto che prevede il riconoscimento di una tariffa agevolata per i produttori e gli autoproduttori di energia da rinnovabili al pari delle società che gestiscono l’energia elettrica in Sicilia e Sardegna. Proprio per le isole, la Lega propone l’approvazione del Piano Energetico per far sì che la loro produzione di energia provenga quasi esclusivamente da fonti rinnovabili.

IL PROGRAMMA UFFICIALE

CAPITOLO AMBIENTE

SFIDA CLIMATICA, QUALITÀ DELL’ARIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE

 È necessario potenziare le azioni attualmente considerate a livello nazionale per il contrasto al cambiamento climatico e per la transizione verso modelli più sostenibili di economia e gestione delle risorse rinnovabili. È necessario avviare azioni mirate per aumentare l’efficienza energetica in tutti i settori e tornare a far salire la produzione da fonti rinnovabili prevedendo una pianificazione nazionale che rafforzi le misure per il risparmio e l’efficienza energetica riducendo i consumi attuali. Il consolidamento di politiche di sostegno alle FER deve necessariamente collegarsi alle azioni per affrontare i cambiamenti climatici, che hanno effetti diretti sulle rinnovabili quali ad esempio la riduzione della disponibilità idrica per la produzione idroelettrica.

– Si considera prioritaria l’istituzione di un fondo nazionale per la transizione energetica, che sostenga cambiamenti concreti attraverso meccanismi premiali ed incentivi.

– È necessario individuare ed attivare azioni forti di coordinamento su vasta scala, istituendo ad esempio una cabina di regia nazionale sull’aria costituita dai presidenti di Regione, così come la stesura di un documento di azione nazionale sull’adattamento al cambiamento climatico, che consenta di riconoscere e definire gli ambiti prioritari di intervento rispetto agli effetti prodotti dal cambiamento climatico.

CAPITOLO ENERGIA

RIDUCIAMO IL COSTO DELLE BOLLETTE PER GLI UTENTI!

Anche per colpa di reti energetiche, idriche e gas ormai obsolete, gravano sugli utenti italiani miliardi di costi inutili. È sufficiente leggere attentamente qualunque bolletta per capire come tra tasse, accise e un elenco svariato di costi incomprensibili, ogni utente arriva a pagare fino 3 volte di più del costo dell’energia effettivamente consumata.

Non possiamo più continuare a utilizzare una rete nazionale che disperde, durante il trasporto, buona parte dell’energia elettrica prodotta. Occorrono centrali più piccole posizionate vicino ai centri di consumo, concepite con le più moderne tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili sul concetto della generazione distribuita, riducendo fortemente gli oneri di trasporto e le perdite.

Oggi, ad esempio, con il biometano ottenuto ecologicamente dalla fermentazione della parte umida dei rifiuti, siamo in grado di produrre energia pulita per alimentare la rete di trasporto pubblico locale. Un sistema che ha il doppio vantaggio di produrre energia green e risolvere il problema delle discariche, diminuendo drasticamente i costi di smaltimento e di conseguenza la relativa bolletta. Questo modello è già una realtà consolidata negli altri Paesi avanzati d’Europa e del mondo, dove infatti il costo della bolletta è nettamente inferiore al nostro.

In un Paese come l’Italia, che ha la più alta esposizione solare d’Europa, il fotovoltaico di nuova generazione è un’altra fonte pulita, così come l’eolico. Dobbiamo privilegiare gli impianti di piccola produzione di energia, in modo da allargare la platea di investitori, e non favorire le grandi multinazionali estere con i loro mega impianti. Sistemi piccoli, ma ad alto valore tecnologico dove l’ingegno italiano è al primo posto.

Negli ultimi 10 anni quasi 170 miliardi di incentivi per il mercato delle rinnovabili è finito nelle tasche di aziende cinesi. Noi invece vogliamo agevolare l’iniziativa dei piccoli produttori e la costituzione di una filiera interamente Made in Italy di costruttori dei componenti. Vogliamo sostenere chi lavora per portare valore aggiunto al Paese, non chi sfrutta posizioni di monopolio per raggiungere esclusivamente prodotti di mercato.

Grazie a una nuova politica energetica avremo bollette meno costose sia per il gas che per l’energia e saranno incrementate le agevolazioni tariffarie per le fasce di popolazione a minor reddito.

Per fare questo sarebbe opportuno:

– Riduzione dell’impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti;

– L’approvazione immediata del Decreto, fermo al Ministero dello sviluppo economico, che prevede di riconoscere la tariffa di cui beneficiano le società che gestiscono l’energia elettrica sulle isole, a chi produce o
autoproduce energia da rinnovabili;

– Approvazione del Piano Energetico per arrivare il più vicino possibile al 100% di Energia prodotta da fonti rinnovabili in ogni isola;

– Innalzare gli incentivi per la sostituzione di vecchie caldaie (oltre i 15 anni) presenti nei condomini;

– Incentivi alla produzione di Energia Rinnovabile da centrali biogas;

– Incremento della Raccolta differenziata;

– Applicazione rigorosa della normativa per le case nuove o in ristrutturazione, prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano;

– Riduzione IVA per i prossimi cinque anni ed eliminazione del bollo auto per le auto Elettriche;

– Sviluppare la rete distributiva di Energia Elettrica per autoveicoli.

Leggi qui il programma completo della Lega (link: http://bit.ly/2Gh1eAn)