In questi giorni che precedono il voto, SolareB2B pubblicherà il programma dei principali partiti sul tema delle energie rinnovabili.
I partiti della coalizione di centrosinistra (Partito Democratico, +Europa, Civica Popolare, Insieme) in tema di energia, in particolare sulle rinnovabili, hanno manifestato la volontà di rafforzare l’ecobonus, favorire la decarbonizzazione entro il 2050, e portare entro il 2030 le fonti rinnovabili a coprire il 50% del fabbisogno energetico italiano.
Entrando nello specifico, per quanto riguarda il Partito Democratico il contesto in cui si inserisce il programma energetico è l’Accordo di Parigi sul clima del 2015 (http://bit.ly/2C9vvmH) e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile della Nazioni Unite (http://bit.ly/2d4dcA4).
La proposta del PD vuole assicurare “gli investimenti nel settore energetico, anche alla luce degli obiettivi della Strategia energetica nazionale (Sen)”, che prevede un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo minimo di una penetrazione totale sui consumi almeno al 28% nel 2030 e una percentuale di elettricità da fonti rinnovabili pari almeno al 55%”.
In particolare, si punta a promuovere azioni finalizzate a favorire la “penetrazione delle rinnovabili, per le quali “saranno centrali gli sviluppi delle tecnologie più mature (fotovoltaico ed eolico), nonché i rifacimenti e i potenziamenti degli impianti esistenti così da limitare il consumo di suolo”.
IL PROGRAMMA UFFICIALE SINTETICO
Siamo orgogliosi di aver partecipato da protagonisti alla stesura e alla firma dell’accordo di Parigi. L’ambiente non è un tema da citare perché va di moda ma è la sfida cruciale per il futuro dei nostri figli. Confermiamo gli impegni assunti a Parigi, impegnandoci a valorizzare la lotta a tutte le forme di inquinamento a cominciare dalla plastica.
Vogliamo che le grandi opportunità dell’economia circolare siano colte dall’Italia senza incertezze.
Assicuriamo gli investimenti nel settore energetico, anche alla luce degli obiettivi della Strategia energetica nazionale (Sen). Poniamo particolare riguardo alle possibilità di creazione di nuovi posti di lavoro grazie all’economia verde e all’economia circolare in uno sguardo sull’ambiente che sia anche economico e non solo ideologico. Incoraggiamo la sostituzione e il miglioramento tecnologico di tutte le infrastrutture operanti nel settore delle rinnovabili, anche alla luce delle notevoli innovazioni tecnologiche, e lavoriamo per realizzare la più diffusa rete di colonnine elettriche europee per migliorare la qualità della trasformazione automobilistica in corso. Puntiamo alla totale sostituzioni delle auto blu, di rappresentanza, in auto verdi, ecologiche. Particolare attenzione verrà destinata al processo di riconversione in corso delle ex centrali (prioritariamente quelle da ripensare dopo la scelta di scommettere sulla de-carbonizzazione).
COSA FAREMO
Introdurre 33 milioni di contatori digitali di ultima generazione per oltre due miliardi di investimento allo scopo di migliorare l’efficienza energetica in ogni edificio.
PROGRAMMA COMPLETO
Energia: sostenibilità uguale competitività
La Strategia energetica nazionale (Sen), adottata con il contributo determinante del Partito Democratico, contiene le linee direttrici della politica energetica italiana dei prossimi anni. Le direttrici per il 2050 si muovono verso obiettivi ambiziosi e nella prospettiva di un sistema energetico indipendente dai combustibili fossili, sostenibile per l’ambiente, competitivo dal punto di vista economico e più sicuro. La Sen prevede un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo minimo di una penetrazione totale sui consumi almeno al 28% nel 2030 e una percentuale di elettricità da fonti rinnovabili pari almeno al 55%. Nell’azione di penetrazione delle rinnovabili saranno centrali gli sviluppi delle tecnologie più mature (fotovoltaico ed eolico), nonché i rifacimenti e i potenziamenti degli impianti esistenti così da limitare il consumo di suolo. Lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile va di pari passo con la cessazione della produzione di energia elettrica da carbone nel 2025 e il rafforzamento della rete elettrica per migliorarne la resistenza, la flessibilità e la sicurezza, rafforzando le connessioni con l’estero e la distribuzione locale. Tutto questo dovrà essere accompagnato da processi di riconversione ed evoluzione dell’occupazione qualificata nel settore.
In termini economici, due rimangono gli obiettivi principali: ridurre i prezzi dell’elettricità, rispetto alla media UE, e azzerare il differenziale di prezzo all’ingrosso tra il gas italiano e quello del Nord Europa. Per il gas, che riveste un ruolo importante nella fase di transizione, sarà importante migliorare le infrastrutture di interconnessione accrescendo nel contempo la sicurezza degli approvvigionamenti. Occorre rendere veramente competitivo il mercato elettrico e del gas, dando piena attuazione a quanto previsto dalla recente legge sulla concorrenza, con un consumatore consapevole in grado di operare in un mercato trasparente e di facile accessibilità, anche grazie alla standardizzazione delle offerte e alla comparabilità dei prezzi, con una regolamentazione tesa a far sì che la maggiore concorrenzialità si traduca in una vera riduzione delle tariffe. Dobbiamo incidere con ancora più forza sulla riduzione del costo dell’energia per le imprese, con particolare riguardo a quelle piccole e medie, in linea con quanto fatto con la recente revisione della normativa sulle imprese ad alti consumi elettrici, operando per ridurre le componenti fiscali e parafiscali che oggi gravano sulle bollette ed estendendo l’intervento anche ai consumi di gas. Gli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale vanno tenuti insieme a quelli di miglioramento della competitività della
Più lavoro. E più qualità del lavoro.
Leggi il programma completo del Partito Democratico (https://programma2018.partitodemocratico.it)