Elettricità Futura ha identificato varie soluzioni per risolvere il problema della saturazione virtuale della rete di trasmissione e per garantire un efficace meccanismo di gestione delle richieste di connessione. L’associazione ha poi raccolto queste proposte in un documento che ha inviato a ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Arera e Terna.
In particolare le proposte di Elettricità Futura si concentrano su cinque aree di intervento a partire dal commisurare il costo della connessione non solo alla capacità impegnata, ma anche alla durata dell’impegno. Per l’associazione è importante poi determinare la decadenza delle richieste di connessioni non supportate da ragionevoli aspettative di conferma e attivazione. Infine Elettricità Futura propone di prevedere per le richieste future criteri più stringenti e selettivi, di intervenire sui corrispettivi delle connessioni e infine di intervenire sul funzionamento dei tavoli tecnici.
Secondo Elettricità Futura, considerando che al 31 marzo le richieste di connessione sono arrivate a 336 GW di potenza, il problema della saturazione virtuale della rete è da attenzionare.
«Questo dato da una parte dimostra il forte e crescente interesse di operatori solidi a installare nuovi impianti rinnovabili in Italia», afferma Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, «dall’altra include anche numerose richieste di connessione per progetti destinati a non essere né autorizzati, né realizzati, ma che tengono virtualmente impegnata la capacità di rete».
Per questo, secondo l’associazione, è indispensabile introdurre nuovi criteri per le domande di connessione alla rete di trasmissione in grado di garantire che i progetti con basi solide dal punto di vista tecnico e finanziario possano avere certezza di realizzazione. Sia nell’immediato, intervenendo sulle richieste già presentate, sia in futuro, intervenendo sugli iter delle nuove richieste di connessione.