A fine agosto in Italia si contavano 280 GW di impianti da fonti rinnovabili per i quali è stata fatta richiesta di connessione in alta tensione. È quanto dichiarato da Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna, in occasione del convegno annuale della federazione dei Cavalieri del Lavoro.
Secondo Donnarumma, realizzare almeno 70 GW previsti dal piano europeo Fit for 55 consentirebbe un risparmio di oltre 26 miliardi di metri cubi di gas. Il dato equivale a quanto l’Italia ha importato dalla Russia nell’ultimo anno. Ma per farlo, Donnarumma sottolinea come sia necessario accelerare il più possibile i processi di autorizzazione degli impianti fotovoltaici ed eolici. Ma le autorizzazioni non sono l’unico ostacolo.
Un altro problema segnalato con più frequenza è infatti quello dei tempi di allaccio di impianti già realizzati. In un articolo su Il Sole 24 Ore sono infatti segnalati gravi ritardi nell’allaccio di alcuni impianti fotovoltaici realizzati sui tetti di grandi supermercati e centri logistici in Toscana. È il caso, ad esempio, dell’Unicoop Tirreno, che ha impianti fotovoltaici per 1,5 MWp dislocati su vari punti vendita, ma che al momento non possono funzionare perché sono ancora in attesa dell’allaccio alla rete. Dalla fine dei lavori di installazione all’allaccio dell’impianto possono passare anche sei mesi.