Italia Solare: “Soddisfatti per gli emendamenti al DL Energia che accelerano le installazioni FV”

by editore

Oggi, martedì 12 aprile, la Camera dei Deputati dovrebbe votare la fiducia sul testo unico del DL Energia (decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17) predisposto dalle Commissioni industria e ambiente.

Nel testo ci sono importanti novità introdotte per accelerare le installazioni fotovoltaiche. Sono esempio alcuni emendamenti come il Solar Belt, che prevede iter autorizzativi semplificati, e la Linea diretta, che semplifica l’autoconsumo. Italia Solare esprime grande soddisfazione e apprezzamento per l’approvazione di queste norme, considerate in linea con le proprie proposte.

Italia Solare

Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, ha commentato: «Si tratta di un passo in avanti importantissimo verso la riduzione delle bollette e della dipendenza energetica dall’estero. Oltre che ovviamente per partire finalmente con un piano reale e promettente di riduzione delle emissioni climalteranti».

Con la norma della Solar Belt sono dichiarate immediatamente idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, purché senza vincoli culturali, le aree, anche agricole, adiacenti (entro 300 metri) ai centri di consumo di energia per uso produttivo, quali gli impianti industriali e le zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale. Su queste aree sarà sufficiente depositare al Comune una semplice dichiarazione asseverata di inizio lavori (Dila) per installare impianti fino a 1 MWp. Rimanendo nel limite di 3 km dalle aree produttive la potenza installabile con PAS ed esenzione da screening in assenza di vincoli sale a 20 MWp. Purché l’installazione sia in modalità agrivoltaica. Per gli impianti di taglia superiore sarà necessaria l’Autorizzazione Unica.

Questa norma appare particolarmente utile per favorire la realizzazione di impianti per autoconsumo a servizio delle imprese, consentendo ad esse di disporre di energia a costi bassi e non volatili.

Sono inoltre dichiarate subito idonee le aree adiacenti alla rete autostradale e ai siti nella disponibilità dei gestori di infrastrutture ferroviarie e delle società concessionarie delle autostrade.

È inoltre allargato l’uso della PAS per autorizzare gli impianti fotovoltaici fino a 20 MWp su terreni industriali, cave e discariche recuperate che si colleghino alla rete anche in alta tensione. Prima sussisteva il solo riferimento alla media tensione che di fatto limitava la PAS ai 10 MWp. È inoltre introdotta l’esenzione dalla verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale per gli impianti fino a 20 MWp. Questi, tuttavia, non devono ricadere in aree ambientalmente sensibili.

«La disponibilità di queste aree per il fotovoltaico», aggiunge Rocco Viscontini, «può produrre un’accelerazione del processo di diffusione delle comunità energetiche rinnovabili».

Nella stessa direzione va la norma che permette l’autoconsumo con collegamento tramite linea elettrica privata lunga fino a 10 km (“Linea diretta”). Purché avvenga su aree nella disponibilità delle stesse imprese. La realizzazione di impianti in autoconsumo tramite linea elettrica privata appare particolarmente interessante per le imprese energivore. Queste potranno infatti risparmiare considerevolmente non solo a livello di quota energia ma anche per il fatto di non dovere usufruire, per l’energia autoconsumata, dei servizi di trasporto e dispacciamento dell’energia.

«Ringraziamo i parlamentari che hanno tradotto in norma alcune delle nostre proposte», conclude Rocco Viscontini.

«Auspichiamo che le norme vengano confermate dal Parlamento, anche verificando la coerenza tra tutti gli emendamenti approvati. L’associazione ritiene utile che il Governo vigili ora sulla concreta applicazione di queste e altre norme introdotte a sostegno delle rinnovabili. Chiediamo inoltre la veloce emanazione dei provvedimenti attuativi dei decreti legislativi sulle fonti rinnovabili e sul mercato elettrico. Infine chiediamo l’attivazione di un monitoraggio degli effetti di tutte le disposizioni inerenti le fonti rinnovabili. In questo modo è possibile individuare eventuali criticità o esigenze di ulteriori interventi».

SolareB2B

 

condividi:
Share

Articoli Correlati