É stata presentata oggi, durante il convegno Energie e interventi per la decarbonizzazione del Lazio, la ricerca “Solare fotovoltaico nel patrimonio edilizio e nella programmazione energetico-ambientale del Lazio”, sviluppata nell’ambito di un accordo quadro siglato tra il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre e la società Gala SpA.
La ricerca rappresenta solo una tappa del percorso di alfabetizzazione sul tema dell’efficientamento energetico intrapreso da Gala Spa, partito dalla Regione Lazio attraverso i recenti accordi firmati con Adiconsum, Legambiente e il Comune di Frosinone e destinato ad espandersi in tutta Italia con l’obiettivo di sensibilizzare opinione pubblica e addetti ai lavori sull’urgenza di interventi, pubblici e privati per rendere le nostre città più efficienti a livello energetico, abbattendo i consumi di CO2, dimezzando i costi in bolletta e dando nuovo slancio all’economia green.
Queste tematiche sono state al centro del convegno Energie e interventi per la decarbonizzazione del Lazio a cui hanno partecipato tra gli altri: Mario Panizza, Magnifico Rettore dell’Università Roma Tre; Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; e Filippo Tortoriello, presidente del CdA di Gala S.p.A.
La ricerca descrive le caratteristiche dei sistemi insediativi del Lazio che più facilmente si prestano ad accogliere interventi di installazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili solari e ad azioni di efficientamento energetico. Il Lazio risulta la penultima regione italiana per l’installazione di potenza di produzione energetica globale da FER procapite, con una diffusione delle rinnovabili (9,4%) pari a solo due quinti di quella media nazionale (23,5%). Eppure questo dato contrasta con la grande presenza di patrimonio edilizio residenziale nella regione, circa il 10% del totale nazionale.
Si concentrano nel Lazio, infatti, una rilevante quantità di edifici di patrimonio pubblico, per i quali esiste un vincolo di efficientamento energetico per il 3% annuo. Dalla ricerca svolta emerge come nel Lazio esiste un elevato livello di frammentazione del patrimonio immobiliare con più elevate potenze installate e con ampie possibilità di autoconsumo. Dei 922.000 edifici registrati nel censimento 2011, circa 488.000 sono edifici residenziali a uno o due piani fuori dai centri storici, ai quali vanno aggiunti circa 120.000 edifici a destinazione agricola o produttiva, che costituiscono una diversa ma egualmente interessante area di mercato.