Corte UE: i produttori non devono pagare i costi Raee per pannelli FV immessi prima di agosto 2012

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fotovoltaico Smaltimento

Con una sentenza del 25 gennaio 2022, la corte UE ha stabilito che i produttori di moduli non devono sostenere costi relativi alla gestione dei rifiuti originati da pannelli fotovoltaici immessi sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 13 agosto 2012. In questo modo vengono annullati parzialmente gli obblighi contenuti nella direttiva 2012/19/UE. La sentenza è stata emanata in merito a un ricorso contro la Repubblica Ceca da parte della società locale Vysočina Wind che gestisce una centrale solare con pannelli immessi sul mercato dopo agosto 2005 e che chiedeva un risarcimento dei contributi versati per lo smaltimento dei pannelli perché, a suo avviso, dovevano essere pagati dai produttori.

Secondo la Corte UE infatti “i produttori non erano in grado di prevedere, al momento della progettazione dei pannelli fotovoltaici, che essi sarebbero stati successivamente tenuti a garantire il finanziamento dei costi relativi alla gestione dei rifiuti originati da tali pannelli” e quindi non sono soggetti alla pratica dell’uno contro uno che impone il ritiro del vecchio pannello, con relativo smaltimento, per ogni nuovo pannello venduto.

La Corte UE precisa inoltre che “L’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2012/19 va contro una normativa nazionale che impone agli utilizzatori di pannelli fotovoltaici, e non ai produttori, il finanziamento dei costi relativi alla gestione dei rifiuti originati dai suddetti pannelli immessi sul mercato a partire dal 13 agosto 2012, data di entrata in vigore di tale direttiva”.

Mauro Zilio, titolare di Yousolar

«La sentenza emessa ieri dalla Corte UE avvalora l’importanza dei consorzi nella gestione della filiera Raee in Italia ed in Europa» commenta Mauro Zilio, titolare di Yousolar. «Il GSE, nel regolamento emesso a Maggio 2021, indica nei consorzi un’alternativa più che valida per la gestione del fine vita dei pannelli incentivati sgravando il GSE da tale incombenza e riducendo i costi in capo ai soggetti responsabili dei parchi fotovoltaici installati nel territorio nazionale. Il termine del 30 aprile 2022, per far iscrivere nei consorzi il fine vita Raee dei moduli installati nel 1-2-3-4 conto energia, ora diventa anacronistico e spero che il GSE chieda ai soggetti responsabili, che non lo hanno ancora fatto, di iscriversi quanto prima ai sistemi collettivi per mantenere gli incentivi riconosciuti lasciando comunque dei tempi accettabili per dare modo a tutti di uniformarsi a tale direttiva».

Per leggere la sentenza della Corte UE clicca qui

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