Nel 2018 il fotovoltaico in Cina subirà una contrazione del 20-25%. La previsione è dell’Asia Europe Clean Energy Consultants (Aecea), che stima per l’anno in corso circa 30-35 GW di nuovi impianti solari, contro la previsione iniziale di 40-45 GW. Un ulteriore ribasso dell’installato si deve attendere per i due anni successivi, quando il valore dei nuovi impianti dovrebbe attestarsi sui 20-25 GW annui.
La brusca frenata del mercato cinese lascia prevedere un aumento delle esportazioni, così come una diminuzione dei prezzi a livello globale dovuta al probabile aumento dell’offerta.
Il calo di circa 10 GW del nuovo installato in Cina rispetto alle previsioni è stato stimato in seguito alle dichiarazioni congiunte della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, del ministero delle Finanze e dell’Amministrazione nazionale per l’energia. Le istituzioni governative cinesi hanno infatti stabilito un taglio drastico degli incentivi. Le tariffe sono state abbassate di 0,05 yuan (0,008 dollari) per chilowattora, sia per gli impianti industriali sia per quelli residenziali, portando il contributo per l’energia prodotta ad un valore compreso tra 0,5 e 0,7 yuan per kilowattora in base alla zona di riferimento. Rimangono invece invariati gli incentivi dedicati agli impianti superiori ai 500 kW realizzati nell’ambito dei programmi di riduzione della povertà, compresi tra un minimo di 0,65 yuan per la zona 1 e un massimo di 0,85 yuan per la zona 3.
Per visualizzare altre notizie sul fotovoltaico in Cina clicca qui
(sb)