Regioni e Province stanno manifestando interesse verso il mercato degli acquisti dei crediti edilizi. Con la propria capienza fiscale, potrebbero risolvere la questione del blocco della cessione dei crediti.
A fare da apripista a questa innovativa soluzione è stata la provincia di Treviso che ha acquistato crediti di imposta da due banche locali per un totale di 14,5 milioni di euro, con l’obiettivo di utilizzarli in compensazione diretta dei propri oneri fiscali.
Dopodiché la regione Sardegna ha approvato un emendamento nella sua legge finanziaria che prevede l’attivazione di un programma di acquisti di crediti da portare in compensazione. Si stima un acquisto di crediti fra i 40 e i 50 milioni di euro al mese. La Regione prevede anche l’attivazione di un programma di garanzie che favorisca la negoziazione dei crediti tra soggetti privati. Infine è prevista la costruzione di una piattaforma informatica per monitorare i crediti fiscali e mettere in contatto domanda e offerta.
Anche il Piemonte intende acquisire da banche o intermediari finanziari crediti di imposta per un importo di circa 50 milioni di euro annui. Dopo l’ok dalla Giunta regionale, la proposta è passata all’esame del Consiglio, per essere approvata in via definitiva entro la prossima primavera.
Da segnalare anche l’intenzione della Campania di istituire un fondo che autorizzi una spesa di circa 100 milioni di euro l’anno da qui al 2025. La proposta prevede anche la creazione di forme di compensazione tra i crediti d’imposta e i debiti tributari di competenza regionale attraverso gli F24 dei clienti gestiti dalle banche.
Infine anche la Basilicata starebbe valutando la possibilità di accollarsi i crediti derivanti dal Superbonus sul proprio territorio, stimati in quasi 900 milioni di euro.