Grazie a una produzione di circa 3.000 TWh a livello globale, nel 2021 gli impianti fotovoltaici ed eolici hanno coperto, per la prima volta, il 10% della generazione di energia elettrica complessiva, pari a 27.300 TWh. A riportarlo è il centro di ricerca Bloomberg NEF all’interno del report Power Transition Trends 2022.
Solo dieci anni fa, le due tecnologie insieme non raggiungevano l’1% della copertura globale di energia. In particolare, lo scorso anno l’eolico ha coperto il 6,8% della produzione di energia a livello globale mentre il solare ha coperto il 3,7%. Nel 2020 i valori si attestavano rispettivamente al 6% e a meno del 3%. La crescita registrata lo scorso anno è legata allo sviluppo di nuovi impianti da eolico e solare, per una potenza complessiva di 364 GW. Di questi, 182 GW fanno riferimento al solare, che per la prima volta ha raggiunto 1.000 TWh di energia pulita prodotta.
Bloomberg però sottolinea come la produzione da combustibili fossili sia ancora molto alta. In un solo anno, infatti, l’energia prodotta da centrali termoelettriche ha registrato un incremento dell’8,5%, passando da 8.900 TWh a 9.600 TWh. Lo scorso anno sono state realizzate 13 GW di nuove centrali a carbone (erano 31 GW nel 2020). Nonostante il dato registri una significativa flessione, le emissioni di CO2 sono cresciute del 7%.
«Nuovi picchi nella produzione di carbone sono un segnale preoccupante per l’economia, per la nostra salute e per la lotta ai cambiamenti climatici», spiega Michael R. Bloomberg, fondatore di Bloomberg. «Questo rapporto dovrebbe essere un grido di battaglia per i leader di tutto il mondo. La transizione verso l’energia pulita richiede azioni più grandi e più audaci».
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