La Giunta regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge relativo alle aree idonee per l’istallazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici nella regione. L’obiettivo è quello di installare 12 GW da fonte rinnovabile entro la fine del 2030.
In attuazione del Pniec, dunque, Regione Lombardia ha mappato il territorio e individuato le zone dove è possibile installare impianti a fonte rinnovabile. Con la mappatura, è stato ripartito a livello provinciale l’intero obiettivo regionale, prevedendo una sua distribuzione equilibrata e tenendo conto di fattori di natura economica, sociale e territoriale.
Per cui i 12 GW di potenza da installare entro il 31 dicembre 2030 sono stati ripartiti come segue: Bergamo 1,24 GW, Brescia 1,89 GW, Como 0,55 GW, Cremona 1,44 GW, Lecco 0,34 GW, Lodi 0,47 GW, Mantova 1,13 GW, Monza e Brianza 0,62 GW, Milano 1,63 GW, Pavia 1,70 GW, Sondrio 0,16 GW, Varese 0,81 GW.
«Tale ripartizione, oltre a rappresentare l’obiettivo di realizzazione di nuovi impianti, fissa un limite massimo oltre il quale non sarà più possibile realizzare nuovi impianti», ha spiegato Massimo Seretori, assessore Enti locali e Risorse energetiche della Regione Lombardia,.
A fronte del raggiungimento dell’obiettivo di 12 GW si stimano investimenti sul territorio lombardo di circa 11-12 miliardi di euro. Si prevedono compensazioni territoriali che Regione Lombardia definirà a breve in attuazione delle modifiche normative che si stanno finalizzando in recepimento del Testo unico FER.
«Abbiamo scelto un approccio equilibrato, individuando obiettivi ambiziosi sulle rinnovabili, ma tracciando limiti chiari a tutela delle superfici agricole che alimentano le nostre filiere e sostengono la Dop economy lombarda», ha aggiunto Alessandro Beduschi, assessore Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste. «È un lavoro di mediazione complesso, ma necessario per garantire uno sviluppo davvero sostenibile, che non metta in competizione l’energia con il cibo, ma valorizzi entrambe le vocazioni del nostro territorio».
Il testo di legge infatti è frutto di collaborazione tra i vari Assessorati coinvolti: Enti locali, Agricoltura, Territorio, Ambiente e Sviluppo economico.