Nel corso della conferenza Stato-Regioni dello scorso 20 gennaio è stata approvata la revisione del Conto Termico, che dà seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito alla semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni. Il nuovo Conto Termico mette a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le pubbliche aministrazioni, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico. Anima, Assoclima e Assotermica hanno lavorato costantemente con le istituzioni per la pubblicazione ottimale della revisione e in modo particolare per risolvere la scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto Termico.
«Anima e le sue associazioni, impegnate fortemente sul tema dell’efficienza energetica», ha dichiarato dichiara il presidente di Anima, Alberto Caprari, «accolgono con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente».
Alberto Montanini, presidente di Assotermica, ha aggiunto: «Finalmente il Conto Termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l’assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell’importo spettante in un’unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. È evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo».
Alessandro Riello, presidente di Assoclima, conclude: «Questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l’ accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta. È stato infine previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW».