Nei giorni scorsi Hanwha Corporation, già azionista di REC Silicon, ha avanzato richiesta di acquisizione delle quote del gruppo norvegese. La società coreana acquisterebbe ben 420 milioni di azioni per un valore di 0,21 dollari ad azione. Il valore dell’acquisizione si aggira così intorno ai 90 milioni di dollari. REC Silicon avrebbe raccomandato all’unanimità di accettare l’offerta vista la situazione finanziaria.
La chiusura delle linee in Norvegia nel corso del 2024, e soprattutto delle attività di produzione di polisilicio presso il sito di Moses Lake, Washington, avevano suscitato molta perplessità tra gli azionisti del gruppo REC Silicon spingendo così Hanwha, principale azionista, all’acquisizione.
Ma l’accordo non è piaciuto a un gruppo di azionisti di minoranza norvegesi, che hanno definito il valore della trattativa “scandalosamente basso”. La proposta d’acquisto sarebbe infatti lontana dai 3 miliardi di dollari stimati qualche mese fa per il solo acquisto degli impianti di produzione negli Stati Uniti.
«Hanwha, riconoscendo la propria responsabilità in qualità di maggiore azionista di REC Silicon ASA, in un contesto di profonda crisi finanziaria e sfide strategiche, ha deciso di lanciare un’offerta pubblica di acquisto volontaria per tutte le azioni», dichiara Ki Won Yang, CEO di Hanwha Corporation, «e di togliere REC dalla lista della Borsa di Oslo. A seguito di questa operazione, Hanwha prevede di fornire un adeguato supporto finanziario e di semplificare la governance per contribuire a stabilizzare le operazioni».