Italia Solare ha chiesto di prorogare di 12 mesi il Fondo Nazionale per il Reddito Energetico per consentire ai soggetti beneficiari di concludere l’installazione degli impianti fotovoltaici ammessi all’agevolazione.
Lo ha scritto in una lettera inviata al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al GSE, nella quale ha evidenziato alcune criticità della misura.
In particolare diverse società di installazione segnalano l’impossibilità di reperire, a costi sostenibili, una polizza assicurativa che rispetti i requisiti previsti dalla misura e che in linea con il Regolamento del Fondo.
C’è inoltre preoccupazione di non riuscire a far entrare in esercizio gli impianti entro i 12 mesi richiesti dall’accoglimento della richiesta di accesso al beneficio. Questo, sia per la difficoltà di reperire l’assicurazione, sia per i fisiologici tempi di connessione alla rete elettrica.
«Riteniamo che ministero e GSE debbano farsi carico di individuare una soluzione condivisa per la stipula di una polizza assicurativa in linea con gli obblighi previsti, ma allo stesso tempo accessibile nei costi anche a chi realizza pochi impianti, ha dichiarato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «Senza un intervento urgente in tal senso, i nostri associati saranno costretti a disdire i contratti già sottoscritti per l’installazione degli impianti fotovoltaici nell’ambito del Reddito Energetico Nazionale. L’auspicio è che, insieme alla proroga dei tempi di allaccio, si definiscano condizioni assicurative stabili ed economicamente sostenibili, così da evitare che un’importante iniziativa pubblica subisca rallentamenti o addirittura fallimenti».
Si ricorda che il Reddito Energetico è una misura introdotta dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che consente alle famiglie con un basso reddito di realizzare un impianto fotovoltaico domestico a servizio dell’unità immobiliare di residenza.