Si parla anche di semplificazioni per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili nel Decreto n. 17/2022 che dà il via a misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo ed entra in vigore oggi, mercoledì 2 marzo.
Il provvedimento prevede una serie di misure strutturali e di semplificazione per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali. Ad esempio, per le installazioni sugli edifici basterà compilare un modulo, a inizio e a fine lavori. Le installazioni, equiparate a interventi di manutenzione ordinaria, non saranno più legate all’acquisizione di permessi o autorizzazioni.
Inoltre è previsto un modello unico semplificato per l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza compresa tra 50 kWp e 200 kWp. Il provvedimento contiene inoltre una regolamentazione dello sviluppo fotovoltaico in area agricola con semplificazioni per la realizzazione di impianti agrivoltaici.
Nel decreto è inserito anche un fondo rinnovabili PMI pari a 267 milioni di euro. L’obiettivo è promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le piccole medie imprese.
Infine, fino al 31 dicembre 2023 è previsto un credito d’imposta per le imprese che effettueranno interventi di efficientamento energetico in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I costi ammissibili all’agevolazione corrispondono ai costi degli investimenti supplementari necessari per conseguire un livello più elevato di efficienza energetica e per l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive. Con apposito Decreto interministeriale, da emanare entro 60 giorni, sono stabiliti i criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni.
Per consultare il Decreto n. 17/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, clicca qui