Il fotovoltaico e l’eolico continuano a essere le due fonti energetiche più affidabili ed economiche, nonostante nel 2023 il loro Levelized cost of energy (Lcoe) sia incrementato. È quanto riporta il nuovo report pubblicato dalla società finanziaria americana Lazard. Il report paragona il Lcoe di varie tecnologie di generazione sulla base $/ MWh.
Stando alla ricerca di Lazard, senza considerare incentivi e prezzi del carbonio o del carburante, gli impianti fotovoltaici di taglia utility hanno il Lcoe più basso di tutte le fonti energetiche con valori compresi tra i 24 e i 96 $/MWh. L’analisi di questi impianti, a differenza dello scorso anno, non considera la tecnologia a film sottile ma si focalizza sul silicio cristallino.
Altra fonte dal ridotto Lcoe è l’eolico onshore (24-75 $/MWh). Seguono l’eolico offshore (72-140 $/MWh), il gas (115-221 $/MWh), il nucleare (141-332 $/MWh), il carbone (68-166 $/MWh) e il ciclo combinato a gas (39-101 $/MWh).
Proseguendo nell’analisi, emerge come gli impianti fotovoltaici residenziali su tetto senza incentivi abbiano un Lcoe compreso tra 117 e 282 MWh, mentre quello di impianti commerciali e industriali si attesta tra i 49 e i 185 MWh.
Per la prima volta da quando Lazard ha iniziato a redigere questo report, il Lcoe di impianti solari di taglia utility è cresciuto. L’inflazione, i problemi di approvvigionamento e la crisi energetica giocano tutti un ruolo in questo incremento di prezzo.
In dettaglio il Lcoe di impianti di taglia utility nel 2021 si attestava tra i 30 e i 41 $/MWh mentre nel 2023, come specificato, ha raggiunto 24-96 $/MWh. Lazard stima che tra il 2016 e il 2023 questo prezzo sia cresciuto del 3%. Tra il 2009 e il 2013 tuttavia il Lcoe in questo segmento di mercato è calato dell’84%.
Per leggere il report complete clicca qui