Crediti incagliati: Intesa e Crèdit Agricole verso la riapertura degli acquisti; e c’è anche Enel X

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Riparte la cessione dei crediti all’interno del circuito bancario. Dopo l’annuncio di Unicredit, seguono le sue orme anche Intesa Sanpaolo e Crèdit Agricole.

In particolare Intesa Sanpaolo detiene crediti per un valore di 16 miliardi di euro. Prima di procedere a nuovi acquisti dai clienti, intende vendere questi crediti a imprese al di fuori del perimetro bancario per aumentare la propria capacità fiscale. Le imprese acquirenti potranno poi utilizzarli per le compensazioni in F24. Solo dopo aver smaltito questi 16 miliardi, Intesa Sanpaolo procederà a nuove operazioni di acquisto dai contribuenti e dalle imprese. Le richieste che Intesa Sanpaolo accoglierà saranno soddisfatte interamente perché coperte dal plafond fiscale al momento in cui sottoscrive il contratto con il cliente.

Per quanto riguarda invece Crèdit Agricole, il gruppo bancario attendeva chiarimenti normativi che sono arrivati con la conversione in legge del decreto 11 del 2023. Pertanto il gruppo bancario riaprirà progressivamente gli acquisti di questi crediti da imprese e famiglie. Il gruppo bancario, analogamente a Intesa Sanpaolo, sta lavorando alla cessione dei crediti che detiene per ampliare la capienza fiscale.

Sembra infine che anche Poste Italiane abbia intenzione di tornare ad acquistare crediti di taglio piccolo e medio.

C’è poi la soluzione proposta da Enel X, ovvero la creazione di una piattaforma con licenza bancaria che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, e faccia da ponte per cederli nuovamente a terzi. Il ruolo di primo cessionario, secondo il modello concepito da Enel X, spetterebbe proprio alle cosiddette Esco, le aziende che operano nel campo dell’efficienza energetica. La piattaforma, che dovrebbe diventare operativa a giugno, non sarà gestita da Enel X, ma da soggetti finanziari.