Italia Solare è intervenuta sul tema del blocco della cessione dei crediti chiedendo al Governo di trovare adeguate soluzioni. L’associazione, pur comprendendo le ragioni che hanno indotto il Governo a porre un freno alla cessione dei crediti maturati, chiede di puntare a soluzioni sostenibili per il bilancio pubblico. L’obiettivo è assicurare a famiglie e imprese benefici durevoli. Quanto agli interventi effettuati, Italia Solare sottolinea come occorra fare in modo che i crediti maturati siano fruibili.
“A questo proposito”, si legge in una nota dell’associazione, “si ritiene che, con opportune garanzie, il ritiro dei crediti maturati da parte di Cassa Depositi e Prestiti possa rappresentare una soluzione praticabile. Anche perché CDP non rientra nel perimetro della pubblica amministrazione. Quindi, i crediti da essa ritirati non dovrebbero costituire debito pubblico. In alternativa, suggeriamo di offrire agli istituti finanziari la possibilità di usare i crediti per compensare i pagamenti con il modello F24, considerando l’ampia gamma di tributi e contributi pagati con questo modello”.
Italia Solare ha formulato anche alcune proposte per quanto riguarda il futuro dei bonus. L’associazione chiede che possano accedere alla misura anche le piccole e medie imprese, che l’aliquota detraibile sia incrementata dal 50 al 65% e che la detrazione si possa ripartire in cinque o dieci rate annuali, a scelta del beneficiario.
“In questo ambito”, continua l’associazione, “si invita a consentire la cessione del credito per i soggetti incapienti, vale a dire con un livello di tassazione inferiore alla somma detraibile, per permettere anche alle famiglie e alle imprese a basso reddito di beneficiare della misura. La possibilità di cessione dovrebbe essere considerata anche per gli enti del terzo settore, le organizzazioni di volontariato, le onlus e le associazioni di promozione sociale, in quanto non hanno imponibili propri”.