Il Senato ha dato il via libera per la conversione in legge del D.L. 29 dicembre 2022 n. 198, all’emendamento che proroga di sei mesi la comunicazione di partecipazione a un sistema collettivo in vista dello smaltimento. In particolare, per gli impianti fotovoltaici di tipologia professionale di potenza nominale uguale o superiore a 10 kW entrati in esercizio dal 2006 al 2012, per i quali è già stato avviato il processo di trattenimento delle quote a garanzia al fine del corretto smaltimento, il termine ultimo è fissato alla fine del secondo trimestre del 2023.
“Il GSE prevedeva che gli impianti fotovoltaici di tipologia professionale entrati in esercizio dal 2006 al 2012, al fine di evitare le trattenute, procedessero con l’iscrizione ex novo (10 euro a pannello) o l’adeguamento (si stima un valore di 6 euro a pannello) della garanzia finanziaria, entro e non oltre l’ultimo trimestre del 2022”, si legge in una nota del Consorzio E-Cycle. “Appare evidente che gli obblighi imposti, per chi volesse evitare le trattenute, risultavano eccessivi rispetto alla ratio e al dettato dell’art. 24-bis del D.lgs. 49/2014 in quanto fortemente gravosi per gli operatori. Dunque è altamente probabile che la pressione di questi ultimi e una paventata fuga dal modello di gestione dei Raee tramite sistema collettivo, nettamente meno appetibile a tali condizioni, abbiano spinto il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a rivedere i termini dando un po’ di ossigeno ai soggetti responsabili. Seppur solo un primo piccolo passo, verso un inevitabile revisione delle istruzioni del GSE di agosto, lascia ben sperare”.