Giovedì 9 febbraio la commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo ha dato il via libera alla proposta di revisione della direttiva UE sull’edilizia green. Con 49 voti a favore, 18 contrari e 6 astenuti, avanza l’iter di approvazione della direttiva che stabilisce il raggiungimento, per gli edifici residenziali, della classe E entro il 2030 e della classe D entro il 2033.
L’obiettivo ultimo è che le abitazioni siano a emissioni zero entro il 2050.
Gli edifici di nuova costruzione dovrebbero essere a emissioni zero entro il 2028. I nuovi edifici gestiti o di proprietà di autorità pubbliche dal 2026. Inizialmente la Commissione europea aveva fissato, rispettivamente, il 2030 e il 2028 come date per adeguarsi.
Per alcuni edifici, tra cui quelli storici, i luoghi di culto e gli edifici utilizzati a scopi di difesa, sarà possibile applicare eccezioni.
Inoltre tutti i nuovi immobili dovranno essere progettati per ottimizzare il loro potenziale di produzione di energia solare. Gli Stati membri hanno concordato che entro 2028 dovranno essere installati impianti fotovoltaici su tutti i nuovi edifici. Entro il 31 dicembre 2026 tali impianti dovranno essere installati sugli edifici pubblici e non residenziali esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Dopo l’ok da parte della commissione Energia del Parlamento europeo, si dovrà attendere la successiva approvazione definitiva. Il disegno di legge sarà sottoposto a votazione durante la sessione plenaria del 13-16 marzo.