Non ci sarà la proroga per la consegna della Cilas relativa al Superbonus. La comunicazione di inizio lavori, infatti, andava presentata entro il 25 novembre. Ma molti parlamentari, in vista della conversione del decreto Aiuti quater, avevano chiesto una proroga. Il Governo però chiude a qualsiasi ipotesi di riapertura dei termini. Pertanto, chi non ha presentato la documentazione necessaria entro il 25 novembre, non potrà contare sul 110% nel 2023 ma si dovrà fermare al 90%.
«Non proroghiamo il Superbonus anche perché non è quello il problema», ha infatti dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. «Il problema sono i crediti di imposta, stiamo tendando di trovare su questo una soluzione. Dobbiamo trovare un meccanismo per cui le banche possano prendersi questi crediti senza mandare all’aria i conti pubblici. Vale 60 miliardi, non può pagare lo Stato».
La priorità per il Governo, quindi, è il tema della cessione dei crediti. Su questo fronte però tutte le soluzioni proposte finora comportano il rischio che i crediti di imposta possano essere conteggiati come debito pubblico. L’alternativa su cui sta lavorando il Governo è quella di consentire alle banche di comprare di nuovo i crediti fiscali legati alle ristrutturazioni senza appesantire i bilanci dello Stato.