Electron Green apre una filiale italiana: focus sul fotovoltaico su tetti per il settore corporate e industriale

by editore

La società londinese Electron Green Ltd, che sviluppa sistemi fotovoltaici su tetti per i settori corporate e industriali in tutta Europa, ha annunciato l’apertura della sua filiale italiana Electron Green Italy Srl, con sede a Milano. La filiale italiana è guidata da Domenico Fumagalli, che ricopre il ruolo di country manager e amministratore delegato.

In Italia, l’azienda è già attiva nei settori della grande distribuzione e della logistica. Sta installando numerosi impianti fotovoltaici su tetti, con un piano di progetti in corso per oltre 20 MW. A livello europeo, tuttavia, il team di Electron Green opera nel settore dei pannelli solari da decenni. Attualmente sta lavorando su progetti per oltre 100 MW con alcuni dei più grandi gestori immobiliari e di asset istituzionali in Europa.

«La nostra esperienza», spiega Domenico Fumagalli, country manager di Electron Green Italia, «ci permette di affiancare i proprietari di immobili con più portafogli. Ci consente inoltre di consigliare, creare, implementare e supportare la loro transizione verso il solare. Il nostro obiettivo è fornire un percorso ottimale per il successo, che funzioni per tutti gli stakeholder».

Electron Green è dedicata in particolare a clienti che si trovano a gestire situazioni complesse, come portafogli immobiliari e C&I. In questi casi l’azienda si presenta come un unico partner solare in grado di fornire un’ampia gamma di soluzioni. Tra questi servizi spiccano: installazione e manutenzione gratuita del sistema solare, associata a un accordo PPA; partnership strategica che prevede la co-proprietà di un sistema solare e un PPA o un accordo di affitto del tetto; sviluppo solare  in cui il proprietario immobiliare effettua l’investimento al 100% e riceve i ricavi dell’energia solare in forma di PPA, aumento di affitto o noleggio di apparecchiature.

«La maggior parte dei team di gestione degli asset», continua Fumagalli, «non dispone del tempo o delle competenze complete per sviluppare e gestire una strategia solare, e i “pannelli senza un piano” non riusciranno a ottimizzare in modo efficiente il potenziale solare. Gli investitori di fondi avranno diverse priorità riguardo al rischio e al rendimento dei propri investimenti».

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