Nel mese di marzo in tutta Europa sono stati sottoscritti 8 contratti PPA per una capacità pari a 400 MW, contro i 18 stipulati a febbraio per oltre 1,3 GW (-70%). Questo calo di capacità contrattuale non dovrebbe però essere preoccupante. La maggior parte della dimensione dei PPA di febbraio infatti è da attribuirsi all’accordo di 906,3 MW di Alcoa con Endesa.
Sono alcuni dei dati resi noti dalla società svizzera di consulenza Pexapark. La società ha pubblicato un report relativo alla sottoscrizione di Power Purchase Agreements in Europa nel primo trimestre dell’anno.
In dettaglio, nonostante i prezzi di carbone e gas siano aumentati, l’incertezza politica attuale scoraggia gli investimenti energetici e alimenta quindi la domanda per le fonti fossili. Questo si è tradotto nel mese di marzo in un lieve aumento del prezzo medio dei PPA firmati, che si è attestato a 77,37 €/MWh, il 3% in più rispetto alla media di febbraio di 74,9 €/MWh. Al contempo, è però diminuita la stipula di questi contratti in tutta Europa.
Analizzando la situazione nello specifico, si nota come i maggiori rallentamenti siano stati subiti dai corporate PPA mentre al contrario i PPA relativi a impianti utility scale hanno segnato una leggera crescita. Per la prima volta dall’agosto 2021, l’ultimo mese relativamente sano dal punto di vista della volatilità, i PPA utility hanno superato quelli corporate.
Parlando di corporate PPA, stando al report di Pexapark è la Germania la nazione più attiva grazie agli accordi sottoscritti da Nestlé e Das Futterhaus. Alle sue spalle, spicca la Spagna che nel primo trimestre del 2022 ha sottoscritto 4 corporate PPA per un totale di 936,8 MW.
A livello europeo, tra i contratti PPA più importanti spicca quello firmato in Bulgaria dall’operatore di telefonia mobile A1 Bulgaria. Si tratta di un contratto di 10 anni firmato con il gruppo di investimento in energia pulita Renalfa. A1 Bulgaria acquisterà 20 GWh all’anno da un impianto fotovoltaico di 33 MW. Si tratta del primo PPA corporate del paese, che intende installare impianti fotovoltaici ed eolici per oltre 2,3 GW nei prossimi quattro anni. Questo nonostante al momento non ci siano meccanismi di incentivazione da parte del governo.
Tra i principali trend del primo trimestre dell’anno spicca l’avvicinamento del mercato PPA europeo all’associazione tra fotovoltaico e storage. Infatti anche l’Europa sta abbracciando le sinergie tra i PPA e lo storage. Ad esempio la società energetica francese EDF ha sottoscritto un Flexibility Purchase Agreement della durata di 10 anni e relativo a 5,1 MW provenienti da installazioni fotovoltaiche e 1,7 MWh provenienti da sistemi di storage. Proprietario dell’impianto è Green Energy 3000.