Caro energia, Italia Solare scrive a Draghi: “Chiediamo urgentemente un tavolo di confronto”

by editore

Italia Solare è tornata sul tema del caro energia e degli extra profitti in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi. L’associazione chiede un tavolo di confronto, e con urgenza. All’interno della lettera ci sono inoltre alcune soluzioni proposte dall’associazione per non penalizzare fotovoltaico e rinnovabili. Italia Solare chiede che la rinuncia al delta prezzo per l’anno 2022 sia temporanea. Inoltre, chiede che anche i produttori di energia da fonti fossili restituiscano una parte degli extra profitti.

“Siamo a confermare la disponibilità del settore del fotovoltaico a partecipare, responsabilmente, al momento di grande difficoltà causato dall’impennata dei prezzi dell’energia. Il DL Ristori diffuso in bozza ha sì recepito la nostra disponibilità, che si concretizza in un tetto massimo al prezzo di cessione dell’energia. Ma ha completamente disatteso le condizioni vincolanti che avevamo posto come necessarie per rendere accettabile un simile provvedimento. Il testo di decreto sinora visionato inspiegabilmente modifica accordi pregressi a cui gli operatori hanno fatto legittimo affidamento. Questo cambiamento è inaccettabile considerando che non vi è stata alcuna consultazione con gli operatori. Desideriamo capire a quanto ammonta la somma che prevedete necessaria per contenere efficacemente le bollette di famiglie e imprese nel 2022 e quali sono stati i criteri di calcolo adottati per l’allocazione dei fondi”.

Per l’associazione è poco ragionevole intervenire su contratti pregressi se i fondi contro il caro energia non dovessero essere sufficienti per aiutare famiglie e imprese. Ne verrebbe a meno la credibilità del Paese e allontanerebbe gli investitori.

“La soluzione all’attuale crisi è nelle rinnovabili”, continua l’associazione. “Lei stesso alla COP26 di Glasgow disse che dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso. E che è necessario che il settore pubblico aiuti questo denaro privato, destinato alla lotta al cambiamento climatico, a suddividere il rischio. Se la bozza di DL che abbiamo visto venisse confermata si andrebbe in direzione diametralmente opposta rispetto a queste sue dichiarazioni. Non intervenendo seriamente sui ricavi delle fossili, lasciando alle sole rinnovabili l’onere di risolvere economicamente i danni causati dalle stesse fossili, e modificando retroattivamente i contratti in essere si porterebbero gli investitori privati a non avere fiducia nello Stato italiano e quindi a spostare capitali verso Paesi più affidabili”.

Per l’associazione, questo rischio porterebbe a una crescente difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di contrastare il caro energia a favore famiglie e imprese.

“Presidente, siamo fiduciosi che saprà gestire con equilibrio e misura questa fase di emergenza, evitando di creare discriminazioni e lesioni di legittimi affidamenti che potrebbero anche portare a contenziosi da esiti incerti, non potendo così assicurare gli obiettivi di risparmio attesi”, conclude Italia Solare. “Il passaggio dalla generazione centralizzata e fossile alla generazione distribuita e rinnovabile è avviato e non ha senso fermarlo. Trasformiamo un momento di crisi in una grande opportunità per realizzare un sistema energetico pulito e indipendente dalle fluttuazioni dei combustibili provenienti in gran parte dall’estero. Siamo a disposizione per ogni necessità di approfondimento, auspicabilmente attraverso l’apertura di un tavolo di confronto urgente per affrontare questa delicata congiuntura economica in modo costruttivo e rispettoso del principio del legittimo affidamento”.

Per leggere il testo integrale della lettera inviata da Italia Solare a Mario Draghi, clicca qui

Clicca qui, invece, per leggere la lettera che l’associazione aveva inviata al Premier lo scorso 29 dicembre 2021.

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