Dopo l’ok del Consiglio dei Ministri, oggi il testo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnnr) passa al vaglio della Camera, mentre domani toccherà al Senato.
Non ci sono sostanziali novità in tema di Superbonus al 110%. Ecco il testo contenuto nel documento varato dal Governo: “Per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, si intende estendere la misura del Superbonus 110% recentemente introdotta (articolo 119 del Decreto Rilancio) dal 2021 al 2023 (al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli Iacp, a condizione almeno il 60% dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente)”.
La dotazione dovrebbe essere sempre pari a 13,81 miliardi di euro, mentre non si fa riferimento al passaggio dell’aliquota dal 110 al 75%, così come trapelato nei giorni scorsi.
Il Governo calcola che gli investimenti consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici all’anno, per una superficie totale di 20 milioni di metri quadrati all’anno. Il risparmio energetico previsto dovrebbe invece permettere di raggiungere circa 291 Ktep/anno, ovvero 0,93 milioni di tonnellate di CO2/anno. Da molte forze politiche e da associazioni di imprenditori sta arrivando però la richiesta di un’estensione tout court a fine 2023.
Leggi il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Per altre informazioni consultati le pagine del sito del Governo dedicate al Pnrr
